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I ponti di Roma antica


Tra le opere di ingegneria che testimoniano la notevole abilità costruttiva dei Romani e l’impiego dell’arco come elemento strutturale principale, i ponti costituiscono un capitolo importante.

Attualmente, a Roma, sono cinque i ponti risalenti a questa epoca ancora esistenti: Milvio, Fabricio, Cestio, Elio ed Emilio.

E’ noto come i primi insediamenti della città di Roma siano sorti sulle sponde del Tevere in corrispondenza dell’isola Tiberina, punto di più facile attraversamento, e subito prima delle rapide che ne condizionano la navigabilità.

Proprio in corrispondenza dell’Isola troviamo due dei più antichi ponti della città: il Ponte Fabricio – del 62 d.C. – che congiunge l’isola con la riva sinistra del Tevere, ed il Ponte Cestio, di poco successivo, che la congiunge con l’altra sponda. Poco più a nord c’era in origine il ponte di legno ‘Sublicio’. Subito a valle sono i resti di un altro ponte romano che aveva subito molteplici rifacimenti: il Ponte Emilio. All’epoca di Adriano risale invece il Ponte Elio -attuale Ponte Sant’Angelo-, posto di fronte alla Mole Adriana, che ha subito modifiche in epoca rinascimentale e barocca.

Fuori dall’antica area urbana era il Ponte Milvio o Molle – antico Ponte Mulvius – che risalendo al II secolo avanti Cristo è il più antico ponte in muratura della Città e che in epoca romana rivestiva una notevole importanza strategica in quanto vi si riunivano le principali strade consolari provenienti da nord: Flaminia, Cassia e Clodia.

 

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