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La raccolta dei rifiuti a Roma


Che Roma non sia una città pulita è un dato di fatto e basta recarsi all’estero per accorgerci amaramente della differenza, tanto che il nostro Comune ha pensato di stampare la Carta Decoro Urbano, sia per sensibilizzare i cittadini, sia per dimostrare quanto si adoperi per la pulizia della città, anche se noi non ce ne accorgiamo!

E’ sotto gli occhi di tutti il vandalismo grafico che deturpa monumenti, immobili e arredi come gli stessi vagoni metro, al punto che se vi capita di prendere la “nuovissima”, non si sente altro che dire da parte della gente, grandi, piccoli ed extracomunitari:”speriamo che non l’imbrattano”!
L’abusivismo pubblicitario va di moda, pali dei semafori, della segnaletica stradale e quant’altro viene “incerottato” con la pubblicità più varia, che forse è l’unica forma facilmente punibile, in quanto per propagandarsi è costretta a segnalare la fonte.

Motorini ed auto abbandonate, discariche abusive nei posti più impensati e poi… nottetempo, quando nessuno ci vede ammassiamo di tutto vicino ai cassonetti, adibiti unicamente al prelievo di rifiuti domestici.

C’è chi se la prende con i giovani, con l’abitudine di lasciare per strada le bottiglie di birra bevute la sera; ma i mozziconi di sigaretta, gli involucri di carta di gomme e caramelle, biglietti vari, di cui disinvoltamente ci sbarazziamo? Siamo così tanti che non c’è “spazzino” che basti!
Siamo proprio noi a tenere in tanto poco la nostra meravigliosa città, è un’abitudine antica, basta leggere in giro per Roma le numerose affissioni in pietra in cui si proibiva di lasciare i rifiuti, tipo quella che è stata pubblicata sulla “carta del decoro urbano” e che si trova in via Lata (una traversa del Corso) accanto e di fronte alla fontana del Facchino. Le pene c’erano una volta e ci sono ancora e vanno dai 25 ai 619 euro.

mondezza


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