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Attacco di panico: ecco come reagire

L’attacco di panico è una reazione involontaria della psiche e, se isolato, non può essere considerato una patologia. Se, per esempio, si sta per avere un incidente stradale, la reazione normale a pochi secondi di impatto è avere un attacco di panico dovuto alla situazione improvvisa.

La paura avverte del pericolo e ci permette di reagire nel migliore dei modi alla situazione che si viene a verificare, come forma di adattamento all’ambiente. L’attacco di panico può dipendere anche da situazioni di stress e di ansia, nel momento in cui non ci si sente in grado di affrontare più scadenze contemporaneamente.

L’attacco di panico come episodio isolato non va né estremizzato come ulteriore motivo di ansia, né trascurato come se nulla fosse accaduto. Il consiglio migliore che si possa dare è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che affronti il disturbo sia da un punto di vista patologico, sia dal punto di vista della prevenzione.

Infatti, un esperto che ha già avuto a che fare con le patologie croniche è in grado di riconoscere immediatamente se il vostro disturbo sia stato passeggero o no in base alle vostre risposte e alle vostre reazioni alle domande che vi vengono poste.

In più, un esperto riesce a prevenire questi attacchi semplicemente analizzando le cause del problema: se, per esempio, la causa è un trauma dovuto a un incidente in auto e l’attacco arriva nel momento in cui stiamo per avviare il motore, lavorare sul trauma e affrontare i vari passaggi della guida con consapevolezza riesce a risolvere il problema dopo un percorso in comune con il terapeuta.

Come spesso accade quando si parla di salute, prevenire è meglio che curare. Prevenire significa anche conoscere meglio ciò che siamo e le nostre capacità, accanto ai nostri limiti: questi non sono un fattore che ci sminuisce, ma un’ulteriore possibilità per vivere una vita più serena nonostante i problemi che ci circondano, riducendo sensibilmente lo stress accumulato durante la giornata.

Gli attacchi di panico diventano patologici nel momento in cui le persone che ne sono affette vivono nell’attesa terribile del prossimo attacco, senza conoscerne né le cause né tantomeno le conseguenze.

In questo caso, compito del terapeuta sarà quello di scoprire le paure inconsce che scatenano il fenomeno, per dare finalmente un nuovo inizio a chi soffre di attacchi di panico improvvisi.

Affrontare il problema e non trascurarlo deve essere sempre la prima risposta, non soltanto per gli attacchi di panico, ma per qualsiasi cosa riguardi la nostra salute.

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