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Percorso turistico per la Spagna


Se si vuole visitare una parte un po’ meno turistica della Spagna, si può effettuare un mini-tour facile e veloce della zona centrale del Paese. Facile perché si può atterrare a Madrid e da lì muoversi fino a Toledo (poco più a sud); da Toledo si raggiunge poi Valencia. Veloce perché i collegamenti interni tra le due città sono molto buoni. Queste due città, così diverse tra loro, mantengono in comune un’identità culturale molto viva.

spagna

Dopo essere atterrati a Madrid raggiungere Toledo è molto semplice, utilizzando i ben organizzati autobus (veloci e non troppo costosi). Per arrivare a Valencia da Toledo, può essere invece consigliabile affittare un’auto (davvero molto economico in Spagna sia per l’affitto che per il carburante e il costo delle autostrade) oppure trovando un volo interno low-cost.

Toledo è una delle città più autentiche di tutta la Spagna. Ben tenuta, pulita e ordinata ha delle mura di cinta che la circondano. All’interno di queste mura si trovano la Cattedrale di Toledo e l’Alcàzar di Toledo. Queste, forse, le due bellezze storiche da non perdere. Per entrare nella Cattedrale è previsto il pagamento di un ticket (6€), ma ne vale sicuramente la pena. L’interno è meraviglioso: la cripta posizionata sotto l’altare è uno sfarzo di oro e cimeli preziosi. Tutt’intorno dipinti e sculture adornano quello che sembra essere un tempio di Dio, più che una Chiesa. Una caratteristica è che nel soffitto è stato creato una sorta di “buco”, come a permettere una via di ingresso privilegiata per gli angeli (che infatti sono rappresentati in bassorilievi tutt’intorno la fessura). Uscendo dalla Cattedrale, c’è l’Alcàzar (castello) di Toledo, una struttura che domina tutta la città e la valle su cui si affaccia. Vederlo da fuori fa pensare di trovarsi di fronte ad un castello delle fiabe per bambini. E l’interno non è da meno!

Anche dal punto di vista gastronomico la città è molto ricca. I piatti tipici sono quelli che originariamente venivano preparati dai pastori che vivevano nella zona, e quindi principalmente a base di carne. Il piatto più tipico è forse la “estofada de perdiz” (casseruola di pernice) preparata molto semplicemente solo con aglio, pepe e molto alloro. Molto buono, come nel resto della Spagna, anche il “cordero asado”, cioè l’agnello arrosto, saporitissimo e tenero.

Lasciata Toledo, il viaggio per arrivare a Valencia non è brevissimo, ma sarà ripagato dall’emozione che si vivrà nel vedere una città molto diversa da quella appena lasciata. Innanzitutto si arriva in una città di mare, e ciò ha influenze evidenti anche nella cucina, che risulta essere ovviamente a base di pesce.

Di origini romane, Valencia ha nel suo DNA diverse culture che l’hanno contaminata grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo. A caratterizzare oggi Valencia sono le sue costruzioni moderne di architetti come ad esempio Norman Foster o David Chipperfield che hanno espresso tutta la loro creatività in alcune opere davvero futuristiche che hanno cambiato i connotati della città. A renderla ancora più moderna e conosciuta nel mondo è stata anche la Coppa America (gara velistica mondiale) e il Gran Premio annuale di Formula 1 che vi si corre in un circuito cittadino e comprende il passaggio su un ponte. Tutta questa modernità si contrappone alle origini molto sentite da parte dei valenziani che comunque sono, come nel resto della Spagna, cordiali e ospitali.

Prima di lasciare Valencia è d’obbligo assaggiare quella che viene riconosciuta come la migliore paella di tutta la Spagna, fatta con gli ingredienti coltivati nelle campagne circostanti e proposta nelle due varianti di marisco (pesce-frutti di mare) o mixta in cui ci sono carne e pesce.


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