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Il Palio di San Rufino ad Assisi


C’è una miriade di eventi umbri che riportano al passato più o meno lontano della regione. Alcuni sono legati a ricorrenze religiose, come santi patroni o feste liturgiche; altre, invece, si rifanno a eventi storici che segnarono le sorti di una città o di un borgo. Il Palio di San Rufino, invece, unisce entrambi i motivi per la gioia degli assisiati e dei turisti affascinati dal Medioevo. Nei giorni del palio, infatti, la città si cala nella veste che più le si confà, quella medievale, con costumi e scene dell’età di mezzo.

Il Palio di San Rufino è in onore del santo patrono della città. Non sorprenda il fatto che non sia il Poverello, visto che San Rufino fu uno dei primi santi della chiesa e si trovò in città fin dal terzo secolo.

Chiesa di San Damiano ad Assisi

L’idea di creare un palio avvenne nel 1622 per sedare le tensioni tra le due compagini territoriali di Assisi, cioè la Parte de Sopra e la Parte de Sotto. In questo modo, il governatore locale decise di ridividere la città in tre parti, corrispondenti ai terzieri San Francesco, San Rufino e Santa Maria.

Il clou del Palio di San Rufino è rappresentato dalla sfida tra i balestrieri che devono centrare un bersaglio, scoccando le frecce. Il terziere che si aggiudica il palio vincerà un drappo dipinto a mano da un artista famoso. Il balestriere più bravo, inoltre, si aggiudica un titolo cittadino e l’onore dedicato ai vincitori!

Nell’ambito della manifestazione assisiate, poi, si svolge ogni anno il Mercatino di San Rufino. Per le vie del centro vengono allestite le bancarelle, alla stregua del mercato che si teneva in passato. I protagonisti delle bancarelle medievali sono rigorosamente vestiti in costume.

Il Palio di San Rufino è organizzato dalla Compagnia Balestrieri di Assisi, che ha come scopo quello di far rivivere un momento importante per la storia della città. L’associazione nasce nel 1980 e fin dai primi anni ha promosso la diffusione del culto della balestra ad Assisi. Un’iniziativa simile a quella di Gubbio, che organizza due volte l’anno le sfide con la vicina città di San Sepolcro.


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