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Gli impianti microeolici per generare energia pulita

Vento, una risorsa da rivalutare

La sconda forza naturale produttrice di enormi masse di energia è il vento, naturalmente dopo il sole. L’energia eolica è seconda a quella solare solo a partire dal ventesimo secolo, comunque, perché ovviamente viene usata da secoli dall’umanità, mentre invece la tecnologia per la produzione di energia elettrica a partire dai raggi solari si è diffusa solo nel secolo scorso.

Ma un conto è produrre energia meccanica con dei mulini. Le installazioni di grandi impianti per la produzione di energia eolica hanno invece suscitato spesso forti riserve tra ambientalisti e cittadinanza, nel ventennio appena trascorso.

A fronte dei benefici derivanti dal risparmio di energie fossili l’installazione di grandi pale eoliche in aree naturali ha quasi sempre avuto un forte impatto sul paesaggio circostante, contaminando in altro modo il contesti naturale.

Eppure abbiamo senz’altro bisogno di ripensare al ruolo dell’energia eolica in Italia; e pur volendo tener conto di tutte le esigenze abbiamo senz’altro ormai tutte le tecnogie adatte per inserire a pieno diritto l’eolico nel nostro mix energetico rigorosamente ‘green’, anche senza far spuntare pale mastodontiche nelle verdi colline del territorio pubblico.

Per ‘pensare in grande’ il cittadino moderno deve saper incidere sul microcosmo della sua esistenza quotidiana.

E’ opportuno ‘pensare in piccolo’, quindi.

microeolico

La tecnologia del ‘piccolo’: minieolico e microeolico

Ridurre le dimensioni dell’impianto è il modo in cui i privati cittadini, ma anche le aziende, hanno recentemente riscoperto l’energia eolica, iniziando a reinserirla a pieno diritto e senza riserve tra le tecnologie all’avanguardia per la generazione di energia rinnovabile.

Si parla sempre più spesso di microeolico, per impianti capaci di generare tra i 500 watt e 1 Kilowatt, e di minieolico per gli impianti che superano 1 Kw e arrivano fino a 20 Kw.

La potenza prodotta è quindi limitata al fabbisogno di un singolo consumo, come potrebbe essere quello di un singolo elettrodomestico alimentato da un impianto microeolico, o anche capace di abbracciare le esigenze energetiche di un intero nucleo familiare, nel caso del minieolico residenziale.

energia eolica

Le piccole pale di un impianto del genere assomigliano a quelle di un comune ventilatore e il costo di allestimento è effettivamente molto contenuto.

Ovviamente il microeolico rappresenta una fonte di energia che richiede l’accesso ad un bacino energetico complementare: in questo senso esistono impianti di diversi tipi.

Alcuni utilizzano il microeolico e integrano il consumo con fonti fossili, ad esempio in zone sperdute del territorio dove la rete elettrica comune non arriva.

Altri invece allacciano alla rete il loro impianto eolico, e come in tutti i casi di impianti on grid, rivendono al gestore la loro energia in eccesso, alle tariffe stabilite dallo Stato.

Altri ancora integrano il microeolico ad un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo, relizzando una complementarietà pienamente ‘green’, e votata al pieno regime (per ovvie motivazioni atmosferiche).

Le radici del recente successo del microeolico risiedono in due ordini di motivazioni da non sottovalutare.

  • Il vantaggio tecnologico del microeolico deriva proprio dalle sue ridotte dimensioni. Senza addentrarci nei tecnicismi, basta solo considerare il fatto che non serve molto vento per far muovere delle pale molto più piccole rispetto a quelle dei grandi impianti. Se le pale sono ‘micro’ tanto vale anche per il vento che sarà necessario per tenere in funzione l’impianto.
  • I costi e le dimensioni degli impianti microeolici rendono i privati cittadini protagonisti assoluti della diffusione di questa tecnologia.

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