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Mutui Subprime, una parola che scatena il terrore


Quando si parla di subprime, non si può non pensare immediatamente agli eventi più recenti che si sono verificati in Borsa, e al “clima di terrore” generalizzato connesso al crollo di molte banche e agenzie finanziarie che si erano affidate a questo sistema. Ma cos’è esattamente il subprime e quali sono le conseguenze che un sistema di questo tipo può comportare nel mondo della finanza?

Subprime è il termine finanziario che viene utilizzato nell’ambito dei prestiti e dei mutui immobiliari, in riferimento a tutti quegli individui ai quali viene offerta una seconda opportunità. Non a caso, infatti, si parla anche di mutui second chance.
Il concetto del mutuo subprime trova una collocazione nel mercato finanziario statunitense. Il sistema americano, infatti, prevede la classificazione dei debitori all’interno di una scala di rischio compresa tra i 300 e gli 850 punti. Com’è facile immaginare, tutti coloro che si trovano nelle categorie più alte sono considerati affidabili, per cui le banche e gli enti finanziari sono maggiormente predisposti ad erogare prestiti nei loro confronti.
Al contrario, i punteggi più bassi spettano ai debitori più a rischio, tra cui anche quelli appartenenti alla categoria subprime, che si colloca dai 620 punti in giù.

Per poter comprendere il significato del termine subprime è importante prima di tutto avvicinarsi al gergo finanziario statunitense. Prime loan è la parola con la quale vengono indicati mutui e prestiti di prima scelta, erogati cioè ad individui affidabili dal punto di vista economico e creditizio. Subprime, invece, è il termine utilizzato in riferimento a tutte le condizioni al di sotto del prime loan, per cui ad individui con una storia bancaria e delle caratteristiche per le quali vengono considerati “ad alto rischio” per gli erogatori di denaro.

A questa categoria appartengono soprattutto tutti coloro che abbiano dichiarato bancarotta negli ultimi 5 anni, chi non ha avuto la possibilità di ultimare il pagamento di un mutuo negli ultimi 2 anni, chi ha una storia di pignoramento e ai ritardatari cronici del pagamento delle rate di un mutuo, di un prestito o di un finanziamento. Quindi richiedere un nuovo mutuo per costoro non è quasi mai un’operazione facile e a basso costo.
D’altro canto, i prestatori che acconsentono al rilascio di denaro verso questa categoria di debitori, possono avvalersi di un tasso d’interesse maggiore, moratorie immediate in caso di ritardo e altri costi aggiuntivi, in cambio però di un rischio maggiore di inadempienza da parte del debitore.

Il concetto di subprime è esteso non solo all’ambito dei mutui immobiliari, ma è valido anche per le carte di credito, i prestiti d’auto e altre forme di credito. In particolare, per quanto riguarda i mutui immobiliari subprime, al debitore vengono offerte varie proposte, tra cui la più interessante è sicuramente quella del tasso fisso iniziale, che nel tempo si converte in un tasso variabile. Grazie a questa opportunità, il debitore può pagare un tasso abbastanza basso per il periodo iniziale, che tende ad aumentare notevolmente dopo una certa quantità di tempo, in base all’andamento finanziario.

Questa formula è pensata soprattutto per cercare di offrire un aiuto concreto a chi si trova in difficoltà economiche. Per i primi anni, infatti, grazie al tasso inferiore, si può avere tutto il tempo per cercare di rimettersi a galla, senza doversi sobbarcare anche il peso di rate del mutuo più elevate.
Il rischio del sistema subprime è soprattutto a carico dei creditori, proprio perché chi non ha una storia finanziaria e creditizia lineare e solida, può andare incontro più facilmente all’insolvenza del mutuo. Logicamente, infatti, alla categoria subprime appartengono soprattutto persone con un reddito molto basso. Per questi individui non sarà semplice riuscire a sostenere tutte le spese mensili necessarie per sopravvivere.

Proprio per questo, nell’ultimo periodo molte banche e agenzie americane che offrivano la possibilità di erogare mutui subprime, sono state costrette a dichiarare bancarotta, a causa dell’elevato numero di prestiti mai rimborsati. Di conseguenza, venendo meno la solidità di questi grandi enti finanziari, sono crollate anche le loro quotazioni in Borsa, scatenando il terrore nell’ambito della finanza mondiale.
Ecco perché sono molte le critiche che vengono mosse nei confronti di chi sta cercando di proporre il sistema dei mutui subprime in una società economica già in crisi come quella europea.


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