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Per tutti i partiti


Mentre ognuno di noi corre a più non posso per inseguire i modelli materialistici del mondo globalizzato, al contrario il nostro “Stato” corre di meno, sempre di meno: il disavanzo pubblico c’è sempre, la benzina è sempre più cara, e sempre più lo sarà perché è iniziata la corsa verso la fine delle riserve del greggio, la “mondezza”, e non solo quella materiale del napoletano, ci sbatte in faccia tutto il non fatto (tra cui il gravissimo problema energetico) dei governi che fin qui hanno gestito questa nostra “bell’Italia”.

Un’altra campagna elettorale è iniziata, con gran foga d’intenti (a chiacchiere) da parte di quegli uomini politici che sono sempre gli stessi e di nuovo hanno solo le sigle dei partiti e dei movimenti, e che pretendono da noi che “corriamo tanto” d’essere creduti:

“se voti me” le sorti dell’Italia si risolleveranno!

Ci pare che lo scollamento sia divenuto davvero insostenibile: da una parte un’Italia che lavora e sempre più a fatica arriva a fine mese o in taluni casi non ce la fa più a sostenere le esigenze consumistiche a cui ci siamo abituati, dall’altra quella dei politici, i tantissimi politici, che parlano e parlano e ancora parlano, nella più completa sfiducia della gente.

Quanto al “diritto di voto”, sembra sia solo un orpello o peggio, una farsa, anche se i partiti e gli uomini da votare sono tanti, raggruppati alla meno peggio, che si uniscono e si separano, a seconda della bisogna, giurandosi ora amore eterno, ora guerra totale. Persino la lotta di classe ha fatto nuovamente capolino, ma solo a sancire che gli argomenti sono ormai esauriti.

Cosa fare?
Non sbagliamo dicendo che lo Stato siamo noi, è l’imprenditore, è l’operaio, è il commerciante, è il professionista,è l’agricoltore, è la casalinga che si affanna tutti i giorni a far quadrare il bilancio di casa. E se ciò è vero a questa Italia è necessario un rigurgito di orgoglio, perché quando si tocca il fondo bisogna avere il coraggio delle grandi decisioni. E allora che la pulizia inizi dal di dentro di ognuno di noi, una pulizia di pensiero e di atti,che và dal problema più grande alla scelta più piccola.

La riscossa sta già partendo dalla piazza, dai cittadini, per strada o alla televisione si sente parlare solo dei problemi irrisolti, ormai in molti ne siamo convinti, vogliamo essere governati da una classe politica che ci rappresenti per davvero, e ci faccia essere orgogliosi di essere Italiani, altrimenti tanto vale mandarli tutti a casa!


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