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Il muro come isolamento termico


Con il decreto legislativo 311/2006 sono stati svincolati gli spessori di muri e solai dal calcolo delle volumetrie, per evitare che il progettista sia indotto a costruire pareti sottili per sfruttare al massimo i limiti consentiti dalla legge, il tutto è stato pensato con l’intento di ottenere abitazioni energeticamente sostenibili.

Nuove norme hanno rimesso in discussione alcune scelte tecniche che sembravano ormai consolidate, conferendo alle murature l’importanza che gli spetta e relegando gli isolanti aggiuntivi al ruolo di comprimari.
Per concludere (si fa per dire) il discorso sugli isolamenti termici non potevamo non rilevare un “nuovo” orientamento tecnico che ci riconduce al passato (remoto) delle costruzioni.

Non è che non lo sapessimo, noi tecnici, che un muro di consistente spessore isola meglio di uno fino. Chi, entrando in un palazzo Umbertino, quando in strada si sfiorano i quaranta gradi, non ha esclamato: “Oh che bel fresco!”? Il merito è tutto dello spessore (ovvero della massa) delle murature perimetrali. Ma queste occupavano spazio da sottrarre alle superfici utili e la moderna tecnologia, nel tempo, assottigliò ed alleggerì sempre di più le murature, fino a farle diventare, negli anni ’60, delle sfoglie insignificanti composte di mattoni forati che, se dal punto di vista statico sono migliorative, in quanto leggere ed elastiche, rispondendo bene alle sollecitazioni conseguenti alle vibrazioni date dall’intenso traffico moderno o da eventuali scosse telluriche, poco riescono a fare in quanto ad isolamento termico e/o acustico.

Per sopperire a detta carenza, nel tempo, sono state varate molte leggi atte a far integrare tanta povertà di spessore con materiali isolanti di cui abbiamo abbondantemente trattato nei mesi precedenti.
Ma ecco che, come colto da sublime intuizione, il legislatore torna sui suoi passi e ri-scopre i muri “pesanti”, forse perchè i palazzi del potere sono tutte costruzioni datate e ben costruite!

L’AUMENTO DELLA MASSA TERMICA
E’ intuitivo che più una muratura è spessa e più diminuisce il rapporto: superficie esterna/volume parete; infatti se ad una superficie di 1 mq. di facciata corrisponde una muratura di 10 cm. di spessore, il rapporto sarà 10.000 (cm2) :100.000 (cm3), ovvero 1:10, se invece lo spessore del muro fosse di 50 cm., il rapporto sarebbe di 1:50.
A questo va aggiunto che all’aumentare del volume della muratura aumenta il peso della stessa, ovvero aumenta la massa (termica) che se si scalderà più lentamente, si raffredderà con maggiore difficoltà, conferendo una maggiore inerzia termica che renderà stabile la temperatura interna.

Analoga considerazione va fatta per gli isolamenti acustici. Infatti, sostituire a una parete monostrato di spessore finito di cm. 33, intonacata, con una massa frontale di 330 Kg/m2, un’analoga parete, ma di spessore di cm 48, con massa frontale di 428 Kg/m2, significa portare il potere fonoisolante da 46,5 dB a 49 dB, con un sostanziale dimezzamento del livello di rumorosità dell’ambiente.
In sintesi, un involucro edilizio massivo, caratterizzato da buona capacità di accumulo del calore e da idoneo isolamento, consente di generare una permanente sensazione di benessere termico.
I benefici di queste scelte, poi, sono immediati e diretti, poichè un fabbricato costruito con un’alta inerzia termica, abbisogna di impianti di riscaldamento e raffrescamento più ridotti, e di conseguenza con minori consumi energetici e minori emissioni di CO2.

LE NORME
A seguito del d.lgs. 311/06, sono state emesse norme atte ad incentivare detto aumento di spessori, sia nelle murature che nei solai, finalizzate ad incentivare scelte tecniche che, altrimenti, non sarebbe stato conveniente attuare.
Infatti, come già accennato, il punto cruciale è dato dal fatto che aumentare gli spessori di pareti e solai, a parità di volumetria realizzabile, significa diminuire la superficie utile calpestabile dell’immobile edificato.

La norma ha risolto questo problema, precisando che tutto ciò che vienenrealizzato oltre i 30 cm di spessore delle murature e i 18 cm di spessore dei solai, non incide sui computi delle cubature concesse e sugli importi per gli oneri di urbanizzazione, permettendo scomputi nel calcolo della volumetria per gli extra spessori, che contribuiscono al contenimento dei consumi energetici.


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