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Belize angolo di paradiso caraibico


Dai Maya ai bucanieri

Tra il 2500 a.c. e il decimo secolo la cultura Maya si era estesa dallo Yucatan, al confine settentrionale dell’attuale territorio del Belize, lasciando numerosi resti archeologici nel paese, ancora oggi fonte di straordinario interesse turistico.
A partire dal sedicesimo secolo le isole del Belize divennero sede di numerosi ‘covi’ e rifugi per le navi dei bucanieri inglesi intenti nel depredare le rotte commerciali spagnole in partenza dal Nuovo Mondo.
Ancora in epoca recente buona parte delle fratture politiche dell’area derivano da questa secolare rivalità tra spagnoli e britannici nella conquista dell’America.

Indipendenza: tra Guatemala e Commonwealth

Con il nome di Honduras britannico il Belize divenne protettorato inglese solo dopo un trattato del 1859, stipulato con il vicino Guatemala per sancire i confini dello stato.
L’indipendenza arriva solo nel 1984, anche se le rivendicazioni territoriali gutemalteche continuano ad essere oggetto di attriti con il vicino stato centro-americano.

Attualmente il Belize è una monarchia parlamentare facente parte del Commonwealth, guidata da un sistema politico-partitico bipolare che si alterna al governo fin dai tempi dell’indipendenza.

Piccolo e scarsamente popolato

Il Belize è il secondo stato più piccolo del centro america dopo El Salvador, e non ha una densità abitativa particolarmente elevata. La metà dei suoi 300 mila abitanti vive nelle vaste aree rurali del sud del paese, mentre un quarto della sua popolazione vive nel principale centro economico del paese, il porto commerciale di Belize City (che non è la capitale dello stato, però, che è Belmopan, nell’entroterra).

La barriera corallina

La Belize Barrier Reef è la più lunga barriera corallina del mondo dopo quella australiana, con oltre 300 chilometri ininterrotti di banchi di corallo, 450 cay e ben 3 atolli.
Il turismo subacqueo è una delle prime fonti di entrate della bilancia commerciale del Belize, con centinaia di migliaia di turisti ogni anno.

Patria del mogano

bandiera belize
Attualmente il Belize è considerato un paradiso fiscale, oltre ad essere una straordinaria meta turistica. Tra le coltivazioni estensive si trovano agrumi e canna da zucchero, anche se fino alla metà del ventesimo secolo la principale risorsa economica del paese era la vendita del patromonio forestale sotto forma di legname da costruzioni. Per secoli il Belize ha esportato mogano in tutto il mondo, albero che ha infatti trovato posto nella bandiera nazionale dopo l’indipendenza del 1984.

Socetà multirazziale

Il cinquanta per cento della popolazione del Belize è meticcia, cioè ha origine miste europee e maya. Il venticinque per cento ha origini africane e il restante quarto ha origini Maya o comunque amerinde. Diverse minoranze etniche abitano il Belize, tra cui particolarmente significativa la comunità cinese.

Uragani tropicali

Il clima tropicale rende il Belize meta perfetta per gli amanti del mare e delle spiagge. Non di meno il clima è uno dei pericoli maggiori per chi ha intenzione di recarsi nel paese. Il Belize affronta ogni anno una ‘stagione dei cicloni‘ nel periodo tra giugno e ottobre, con esiti spesso devastanti per le popolazioni locali e per le infrastrutture.

Il dengue

Endemico in tutto il territorio nazionale, il virus Dengue è veicolato dalle zanzare Aedes. Una scorta di potenti antizanzare sarà necessaria per tentare di sottrarsi al contagio, e ai turisti si raccomanda un utilizzo abbastanza massiccio di questo genere di prodotti chimici – oltre alle fondamentali zanzariere per le finestre e per i letti.
Il dengue è raramente letale se opportunatamente curato, ma è certamente una ‘febbre tropicale’ piuttosto debilitante.

atollo belize


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