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Il gatto: il capolavoro di Madre Natura


Lo scheletro del gatto è un meraviglioso esempio di ingegneria fisica e un vero capolavoro di elasticità. Gli permette di compiere i balzi più arditi senza soffrire alcun danno. A questo scopo i polpastrelli carnosi si rivelano essenziali: fungono infatti da un efficientissimo ammortizzatore naturale.
Le tre funzioni dello scheletro sono di stabilire la struttura dell’animale, di proteggere gli organi interni e di fornire un’intelaiatura alla quale sono ancorati muscoli e tendini.

Lo scheletro del gatto è composto da circa 230 ossa di diversa grandezza e forma.
Queste ossa sono tenute insieme da 5.000 muscoli. Quelli più robusti sono collocati nella regione lombare e negli arti posteriori, attorno al collo e alle spalle.

L’intera struttura è ricoperta da una pelle elastica e abbondante, ulteriore elemento che ne favorisce l’agilità.
Il gatto è una delle creature più veloci nelle piccole distanze.

Tutti i gatti sono digitigradi, ossia camminano sulla punta delle zampe piuttosto che su tutta la zampa, il che li rende ancora più agili. Grazie ai polpastrelli è in grado di muoversi in modo silenziosissimo e furtivo.

Il corpo del gatto è straordinariamente flessibile. L’articolazione delle spalle è aperta e libera, in questo modo può ruotare le zampe anteriori senza difficoltà.

… E poi si dice che i gatti cadono sempre in piedi. In effetti è proprio vero, perché mentre stanno cadendo fanno di tutto per ritrovarsi con le zampe nella direzione del suolo.
I gatti estraggono gli artigli grazie al movimento dei tendini e li mantengono sempre affilati utilizzando i più disparati oggetti: dai tronchi degli alberi ai nostri divani il passo è breve!

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