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Gerba, l’isola dei mangiatori di Loto


Djerba è una delle isole più grandi del nord Africa e i suoi primi insediamenti urbani risalgono all’alba dei tempi.

Leggenda vuole che anche Ulisse, di ritorno dalla guerra di Troia, avesse fatto tappa a Gerba, dove i suoi compagni trovarono piaceri inebrianti mangiando appunto le foglie del fiore del Loto, dimenticando i loro doveri e ogni loro ansia.

In epoca moderna Gerba è stata contesa per secoli tra gli arabi e gli europei, e sul suo suolo si sono alternate le culture spagnole alla dominazione del Regno delle Due Sicilie, con diversi periodi di governi autoctoni.

Attualmente Gerba è tunisina, anche se è uno dei pochissimi luoghi del nord Africa ad aver mantenuto in uso corrente ufficiale un dialetto berbero.

Meta turistica ambita dagli europei, per le sue spiagge, l’entroterra dell’isola offre tutto il fascino di un territorio storicamente tanto stratificato.

Cosa si mangia?

Uno dei piatti tipici che non potrete perdere è il cous cous con le verdure, arricchito con tutte le spezie del nord Africa.

Oltre al pesce, naturalmente. Oltre al pescato alla griglia vale la pena di asssagiare la ricetta delle sarde condite allal ‘mediterranea’, cioè con aglio, pomodoro e olio d’oliva.

Per chi non vuole rinunciare ad una pietanza a base di carne c’è sicuramente la possibilità di assaggiare il Kammounia, uno stufato abbondantemente condito con il cumino.

Djerba


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