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Il presepe romano


Guardando il presepe pare di trovarci  di fronte ad un mondo colpito dallo stesso incantesimo che colse “la Bella Addormentata nel bosco” e tanti di noi vorrebbero poter rimettere in movimento quello spaccato di vita così ricco d’umanità. E ci pare di vedere il gregge pascolare e  sentirlo belare, il mercante vociare per vendere la propria mercanzia, la donna tirar su a fatica l’acqua dal pozzo, il fabbro forgiare il ferro in un bagliore di fuoco e i monelli a piedi scalzi  correre per i sentieri che profumano di muschio fresco.

presepe

Fra  tanta moltitudine lo sguardo va cercando il gruppo della Natività, che si trova a fatica, tra la moltitudine dei personaggi, spesso indicato dalla stella cometa posata sulla grotta; ma ciò che ammalia, credenti e non, è la celebrazione della nascita  di una nuova vita. Questo sentimento di gioia era provato  già dall’uomo primitivo e nei tempi pagani dopo il periodo dedicato ai morti, l’anno finiva con i festeggiamenti rivolti alla nascita , alla voglia di ricominciare daccapo un nuovo anno con i migliori propositi, pertanto fu facile per la nuova religione Cristiana innestarsi in un antico rito, inserendo la venuta al mondo di Cristo appunto nel mese di Dicembre.

Ma quando è nato il primo presepe? La prima  testimonianza risale al medioevo e precisamente nella città di  Roma, con le statue della sola natività scolpite in marmo nel 1289 da Arnolfo  Di Cambio, e conservate nella cripta della basilica di Santa Maria Maggiore.
Successivamente bisognerà arrivare al 1581, allorché un certo frate francescano Juan Francisco Nuno informa, che a Roma si era diffusa l’usanza di allestire presepi nei monasteri e nei luoghi di culto.

Ma solo dopo un secolo, nel ‘600,  troviamo presepi addirittura sontuosi, in linea con il genere barocco che imperversava, commissionati dalla nobiltà romana per stupire, mettendoli in mostra nei propri palazzi. Il presepe fu nelle mani di artisti famosi come il Bernini, del quale si ricorda un presepe realizzato per il principe Barberini.

Solo nell’800 il presepe si diffonde a livello popolare grazie alla produzione di statuine in terracotta, vendute a basso costo, ottenute in innumerevoli serie attraverso l’uso degli stampi. Tuttavia non mancarono in questo periodo artigiani figurinai di prestigio, tra cui Bartolomeo Pinelli, divenuto poi famoso come disegnatore di Roma.


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