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La conciliazione per evitare i lunghi processi civili


Gli argomenti più in voga in questo turbolento periodo politico riguardano anche il mondo della giustizia, con particolare riferimento ai processi civili. Chiunque abbia avuto a che fare con una causa civile, conosce i tempi lunghi tra un’udienza e l’altra e gli anni che passano prima di conoscere la sentenza. Molte controversie possono essere abbreviate ricorrendo alla conciliazione.

La branca delle dispute civili nella giustizia italiana copre un ambito pressoché sterminato, che va dalle controversie sul tema lavoro, alle cause familiari fino ai litigi tra confinanti. Alla base di tutto c’è, evidentemente, una visione discordante tra due individui o aziende. Vediamo alcuni esempi.

Mettiamo il caso di due contadini che hanno degli appezzamenti di terreno confinanti. Uno dei due proprietari rivendica il diritto di passaggio per raggiungere una parte del terreno, la cosiddetta servitù. In questo caso a decidere chi ha ragione o torto può essere il giudice civile che aprirà una causa civile. I due contadini dovranno farsi difendere da altrettanti legali, specializzati in procedimenti civili. La lunghezza dei procedimenti giudiziari sarà così lunga che, nel caso di un’età avanzata, paradossalmente uno o entrambi i proprietari non potrebbero vedere l’esito per la morte sopraggiunta.

Se i due avessero lasciato da parte l’orgoglio e si fossero affidati a un ente di conciliazione, molto probabilmente avrebbero trovato un accordo comune in breve tempo. Magari riconciliandosi ed evitando inutili pathos emotivi.

Altro esempio riguarda il rapporto tra un’azienda di erogazione di servizi, per esempio la municipalizzata ch si occupa della distribuzione del gas. Anziché ricorrere al tribunale civile, molte clausole conciliatorie sono state inserite nei protocolli con le associazioni di consumatori. Ci sono degli illustri precedenti che risalgono agli anni Novanta.

conciliazione

Analizzando lo scenario attuale, possiamo notare che la conciliazione è adottata anche nei rapporti tra i clienti e le banche, Poste Italiane, le aziende sanitarie e via dicendo. Perfino il delicato mondo della famiglia vede dei proficui interventi risolutivi da parte di mediatori con un’alta formazione. In questo caso alla conoscenza della legge e dei regolamenti civili, si affianca la competenza psicologica e pedagogica, essendo a volte coinvolti dei bambini.

In conclusione, è chiaro il gap che si crea tra un procedimento civile e la conciliazione, sia per il tempo che per i soldi spesi.


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