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Le famiglie italiane sempre più piene di debiti


Sono passati diversi mesi dall’inizio del 2014 eppure abbiamo già dati di aumento di prezzi di prodotti e servizi in quasi tutti i settori della nostra economia. Per quanto riguarda il settore dei prestiti personali sono arrivati anche i primi dati della Banca d’Italia che fotografano una situazione non proprio rosea per i cittadini.

Le famiglie italiane si indebitano sempre di più, a tirare il settore ci sono i mutui (boom per le ristrutturazioni +5%) e le richieste di piccoli finanziamenti finalizzati all’acquisto di alcuni beni, in generale il settore hi-tech ha subito un minimo calo e così anche la richiesta di credito per gli acquisti relativi è sceso.

E per quanto riguarda i tassi? Come molti sanno i calcoli spesso vengono fatti sui tassi nominali tralasciando di fatto una serie di costi che sono tutti a carico del cliente.

Alcuni indici come quello sintetico di costo sono gli unici in grado di fotografare la realtà dei fatti che evidenzia come il tasso medio complessivo superi circa l’9%, le compagnie che offrono più risparmi sono quelle che operano attraverso internet in grado di scendere anche sotto l’8% come le finanziarie specializzate sull’online.

inflazione

L’importo medio richiesto si attesta attorno ai 5 mila euro; ovviamente questi dati non riguardano i mutui in cui le cifre sono ben più alte, si parla ovviamente dei finanziamenti dedicati alle famiglie e ai giovani che faticano sempre di più a costruire la propria attività imprenditoriale anche a causa degli enormi costi iniziali che questa comporta.

Siamo insomma partiti da una situazione che prevedeva un tasso medio dell’8,3% per arrivare ad un significativo aumento; questo in soldoni significa che sempre più consumatori pagheranno rate più pesanti e sempre più cittadini faticheranno ad ottenere i finanziamenti.

Ad essere aumentati sono infatti anche i casi di insolvenza e i ritardi nei pagamenti che rendono sempre di più le banche scettiche nell’erogare soldi a chi in passato ha avuto qualche disguido con il credito. Stabile invece la situazione sui depositi che registra un piccolo aumento attorno al 2% ma con cifre e importi minori.


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