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Il nuovo tasto Ask di Facebook


Facebook, già utilizzato da giovani e meno giovani per flirtare, si allontana sempre più dalle dinamiche del semplice social network per avvicinarsi a quelle dei siti per incontri. E’ difatti recente la notizia che sulla piattaforma americana è stato introdotto il tasto “Ask”, con la funzione appunto di “domandare” informazioni personali alle altre persone. Per ora il nuovo pulsante è in stato di beta test ed è apparso solo su alcuni profili americani.

Con tutta probabilità, però, verrà adottato presto anche in Italia e nel resto del mondo, viste le reazioni più che positive con cui è stato accolto oltreoceano.

Ma come funzionerà il fantomatico tasto “Ask”? Nulla di particolarmente complicato. Basterà andare sulla pagina di un amico (è necessario aver richiesto e ottenuto l’amicizia di un utente perché il pulsante appaia), dopodiché nella pagina sulle informazioni personali, proprio accanto alla situazione sentimentale della persona che ci interessa, troveremo il tasto Ask.

Il pulsante potrà vederlo solo chi è interessato a chiedere, mentre sarà invisibile all’utente a cui appartiene la pagina.
Si potranno domandare informazioni sulla situazione sentimentale, ma anche inviare altre domande scelte da un elenco, come chiedere alla persona in questione di andare a prendere un aperitivo insieme o di uscire a fare un giro o anche indicazioni sul numero di telefono, l’indirizzo e tutto ciò che è possibile inserire nella pagina “informazioni” di Facebook.

Il destinatario della richiesta vedrà apparire un menù a tendina, visibile solo a lui, in cui potrà spuntare la risposta. Avrà, a quel punto, la possibilità di mantenere la conversazione privata o di divulgare a tutti i suoi amici la risposta alla domanda ricevuta.

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L’interrogativo che ora ci si pone è: ce n’era forse bisogno? Non bastavano già i Poke, i “Mi piace” e i messaggi privati? Pare che facebook si vedesse minacciato dal sempre più ingente proliferare dei siti per incontri, che gli stavano “rubando” una buona fetta di mercato. Ecco allora che Mark Zuckerberg, il suo creatore, si è inventato questa nuova funzione, al fine di unire il popolare social network agli altrettanto popolari siti di appuntamenti. Che sia stata una mossa azzeccata, lo dimostra già l’entusiasmo con cui è stata accolta in America e quanto questa notizia abbia fatto il giro del mondo.

I più cinici vedono, però, nella nuova funzione un modo per facilitare le società che si occupano della raccolta dati, permettendo loro di accumulare informazioni personali per poi inviare messaggi pubblicitari studiati ad personam. Avranno forse ragione?


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