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Smettere di fumare: sigarette elettroniche e psicoanalisi


Rinunciare alla sigaretta è una scelta psicologica.

Gomme alla nicotina, cerotti, sigarette elettroniche con liquidi speciali. Tutto. Un tabagista incallito prova di tutto per tentare di liberarsi dalla schiavitù del fumo, se prende coscienza della pericolosità di questo maledetto vizio.

Eppure moltissimi non riescono ad accontentarsi di questi succedanei, la sigaretta tornerà sulle loro labbra molto velocemente, alla prima vera difficoltà, alla prima giornata di stress. O magari semplicemente ad una cena tra amici, in pieno relax.

Solo una, tanto ho smesso.

E’ la frase che tutti abbiamo sentito, almeno una volta nella nostra vita.

sigaretta elettronica

Eppure. Eppure esiste una strada molto più scientifica delle gomme comprate in farmacia, o delle sigarette con il led che si accende, e questi strani vapori freddi che si sa e non si sa cosa siano.

Esiste una vera soluzione scientifica. Esiste da tempo ed ha margini di successo che non possono nemmeno lontanamente essere comparate con quelle di queste attuali sigarette elettriche.

Il problema è che non c’è nessuno che la pubblicizza, questa soluzione alternativa per smettere di fumare.

Un percorso di psicoterapia psicoanalitica mirato a contrastare la dipendenza dalle sostanze è l’unica reale possibilità di interrompere coscientemente il circuito del vizio, sulla base di esperienze e ricerche scientifiche di secoli, e non grazie ad un semplice ritrovato tecnologico.

Che non funziona, perchè non accompagna la mente in un percorso di reale accettazione della propria nuova vita da non-fumatori.

Perchè non insegna a rinunciare alla sigaretta, ma ne simula una finta, elettrica ma pur sempre carica di nicotina.


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