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Gli stacchi alla rumena con i manubri


Il punto di osservazione di un fenomeno cambia moltissimo il giudizio dell’osservatore. Questo principio generale è particolarmente valido se applicato alla ginnastica anaerobica ad alta intensità.

Sto parlando precisamente di body building, usuale brutta parola anglofona ormai impiegata anche in italiano per indicare quella cultura fisica rivolta allo studio delle più varie tecniche di muscolazione, quasi sempre con l’ausilio di sovraccarichi in ghisa.

Non proprio ‘sollevamento pesi’, insomma, ma nemmeno troppo lontano dal weight lifting, appunto.

stacchi rumeni

Evidentemente qualsiasi persona normale che dovesse entrare in una palestra con sala pesi potrebbe trovare uomini e donne di diverse fasce generazionali intente a sollevare blocchi di ghisa di varia gradazione, quasi mai senza uno sforzo di una certa intensità.

Ma altrettanto ovviamente ciascun peso, come ciascuno sforzo fisico in generale, è proporzionato al grado di allenamento del gruppo muscolare del soggetto che lo solleva: chi non conosce di persona la ginnastica anaerobica avrà facilmente uno sguardo distante da certo tipo di allenamento con sovraccarichi, che apparentemente può sembrare inavvicinabile per i soggetti del tutto non allenati e – tendenzialmente – flaccidi.

Intorpiditi dalla vita sedentaria, se non altro.

Ma questo angolo visuale è terribilmente deformato dall’abitudine e dal pregiudizio.

Al contrario l’allenamento anaerobico ad alta intensità è la miglior ginnastica riabilitativa e ricondizionante che potrete mai scegliere per rimettervi in forma, a qualsiasi età e a partire da praticamente qualsiasi genere di condizione fisica.

Tutti i principali esercizi di body building effettuabili tramite i più comuni pesi liberi, come bilanciere o manubri, possono costituire l’ossatura di un workout capace di rimettere in moto la vostra muscolatura portandovi, progressivamente, verso quell’efficienza muscolare che vi permetterà di eseguire serenamente quegli esercizi che oggi, da osservatori esterni, potrebbero farvi trasecolare, inorriditi al sol pensiero di impegnarvi in simili evoluzioni come probabilmente potreste essere di fronte a determinati movimenti, che solo apparentemente possono sembrare ‘estremi’ o proibitivi per la gente normale.

Non è così.

E’ proprio il caso di dire che l’apparenza inganna.

deadlift

Uno degli esempi più lampanti di questo genere di pregiudizi investe probabilmente una categoria di esercizi di body building che risulta, dall’esterno, particolarmente intensa e gravosa per la schiena dell’individuo che li pratica.

Mi riferisco agli ‘stacchi’, ovvero un insieme di esercizi con bilanciere o manubri che deriva evidentemente dal ‘sollevamento pesi’ classico ma che si sono imposti ormai tra i fondamentali di qualsiasi allenamento con i pesi.

L’osservatore che non ha mai frequentato una sala pesi penserà che tale classe di esercizi sia particolarmnete gravosa per la schiena, e in particolar modo per i muscoli lombari, che tanto frequentemente si indolenziscono quando si fanno sforzi muscolari con la schiena e si è fuori allenamento.

stacchi

Vedere queste persone che si chinano, come negli stacchi a gamba tesa o nei mezzi stacchi alla romena, per poi sollevare pesi in ghisa senza nemmeno piegare le gambe sembra , a tutti gli effetti, un tipo di movimento ‘folle’ per la base della schiena.

Io stesso solo pochi mesi fa sarei inorridito di fronte ad una serie di mezzi stacchi con sovraccarico.

Sbagliando nel modo più assoluto, ovviamente.

Gli stacchi a gambe tese e i mezzi stacchi alla rumena sono esercizi che impiegano in modo massiccio i muscoli dei glutei, in primo luogo, oltre agli adduttori e al muscolo semitendinoso delle gambe (ovvero il ‘retro’ delle gambe, all’opposto del quadricipite).

Il peso viene sollevato facendo leva sull’intera muscolatura posteriore delle gambe, dove il gluteo riveste ovviamente uno dei punti di tensione massima, appunto, senza coinvolgere affatto i lombari, se non per mantenere la schiena in posizione isotonica durante il movimento.

Non solo lombari e schiena vengono coinvolti molto marginalmente, e non soffriranno mai se l’esecuzione degli stacchi è priva di errori.

Ma va invece sottolineato come con gli stacchi il gluteo verrà invece attivato profondamente, e coinvolto facilmente nei benefici processi ipertrofici ricercati dal body building.

Inserire gli staccchi alla rumena nel proprio workout, anche se eseguiti con dei manubri non troppo pesanti in una sessione di Home Gym, sarà pertanto un vero toccasana per tonificare e rimodellare i vostri glutei.

Rendendoli in poco tempo sodi, forti e incredibilmente più piacevoli alla vista e al tatto; manco a dirlo.

🙂


Discussione

  •     Donatella De patre   -  

    Io faccio sempre lo stacco rumeno nell’allenamento gambe/glutei, insieme a squat e affondi. Sono i tre esercizi fondamentali per la catena posteriore. Aggiungo anche l’hip thrust e il cable kick back con panca. Termino con le macchine per rifinire il lavoro che faccio due volte la settimana.

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