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Luoghi di culto multietnici a Roma


Se Roma ha un difetto (e qualcuno ne ha!) non è certo la mancanza di chiese splendide da visitare, anzi c’è davvero l’imbarazzo della scelta quasi ad ogni angolo.. Più di 900 chiese e basiliche importantissime testimonianze della storia religiosa, sociale ed artistica della città eterna: costruzioni medievali, gotiche, rinascimentali e soprattutto barocche. Ma Roma non è solo il cuore della cristianità ed è aperta anche ad altri culti: troviamo infatti la Moschea, la Sinagoga e anche delle chiese ortodosse. Non è una della città più multietniche d’Europa (niente a che vedere con Londra o Berlino) ma qualche apertura c’è.

La Moschea di Roma sorge alle pendici dei Monti Parioli nella zona dell’Acqua Acetosa, a nord della città. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1984 su progetto dell’architetto Paolo Portoghesi, Gigliotti e Moussawi e fu inaugurata nel 1995. È sede del Centro islamico culturale d’Italia ed importante punto di riferimento e raccolta per i musulmani della capitale. Punto di forza è la sala di preghiera all’interno realizzata in modo da richiamare una foresta attraverso la presenza di colonne a tre steli. Fondamentale è l’uso della luce per creare un clima favorevole alla meditazione e l’utilizzo di materiali come il travertino e il cotto rosato che generano colori tipicamente romani. La Moschea è visitabile su prenotazione il mercoledì e il sabato mattina.

Oltre al mondo arabo la capitale offre un luogo di culto anche per gli ebrei con il Tempio Maggiore ovvero la Sinagoga situata sul Lungotevere, al confine con il Ghetto. L’edificio fu costruito tra il 1901 e il 1904, è diventato un fondamentale punto di riferimento per gli ebrei romani ed ospita il Museo ebraico di Roma. L’esterno si presenta come una struttura su base quadrata dalle pareti color sabbia e sormontata da una grossa cupola. All’interno il Tempio è diviso in due livelli: in quello più basso si trova la sinagoga piccola ed il museo ebraico mentre in quello più elevato è ospitata la sinagoga grande. È visitabile dal giovedì alla domenica escluso il sabato e offre l’occasione anche per una bella passeggiata artistico-culturale nel Ghetto di Roma.

Spostandoci completamente di religione e di zona troviamo la chiesa ortodossa di Santa Caterina martire, situata su una collina all’interno del parco di villa Abamelek sede dell’ambasciata russa in Italia. Si trova tra via del Lago Terrione e via delle Fornaci, a poca distanza dalla Basilica di San Pietro, e in questo modo il panorama ci offre una sorta di affascinante sovrapposizione tra il celebre cupolone e la cupola azzurra e oro della nuova chiesa ortodossa. La chiesa, luogo di culto per i romani di religione russa-ortodossa, è stata inaugurata nel 2009 ed è quindi di recentissima costruzione. È visitabile liberamente anche durante le celebrazioni.

Conoscevate questo affascinante aspetto multiculturale della capitale?


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