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Il Quadraro tra storia e street art


Popolare, popoloso ed ultimamente in grande giovane fermento. Il Quadraro è un quartiere che al pari del Pigneto, Ostiense e San Basilio sta vivendo una fase di riqualificazione e rinnovato interesse anche grazie al lavoro di numerosi street-artist italiani ed internazionali. Dove si trova il Quadraro? È nella zona urbanistica 6c di Roma tra il VI municipio ed il quartiere Tuscolano ed è collocato dopo Porta Furba sulla via Tuscolana prima di Don Bosco-Cinecittà.

La costruzione del quartiere (che prende il nome dal latino Guadralis) è iniziata nel primo ventennio del Novecento e fino agli anni ’30 con il termine Quadraro ci si riferiva a tutta l’ampia zona che va da Porta Furba agli stabilimenti di Cinecittà. Successivamente alla costruzione degli stabilimenti con Quadraro si intende la zona di più antica costruzione ed urbanizzazione risalente agli inizi del ‘900 e progettata secondo una struttura urbanistica che prevede villini a due o massimo tre piani e molti spazi verdi.

Prima della seconda guerra mondiale fu un quartiere in grande crescita con la costruzione di uffici postali, cinema, un istituto per ciechi e vari altri edifici tra cui molte osterie e trattorie. Durante la seconda guerra mondiale il Quadraro fu roccaforte della Resistenza e visse un periodo molto difficile con l’occupazione nazista. Il quartiere veniva chiamato dagli occupanti “ nido di vespe” e subì il rastrellamento di numerosi partigiani e collaboratori della Resistenza il 17 aprile 1944.

Oggi da borgata di periferia in cui si è trasformato negli anni seguenti, da quartiere che è più che altro un paese all’interno della città, il Quadraro sta attraversando una forte fase di recupero urbanistico e storico-culturale e può essere una meta interessante per una passeggiata domenicale armati di curiosità. Dando un’occasione a questo quartiere scoprirete che si sta trasformando in un museo a cielo aperto, una galleria d’arte totalmente gratuita (il M.u.r.o) che quasi ad ogni angolo offre opere di giovani e bravissimi artisti di street-art (come sta succedendo anche nei quartieri di Ostiense e San Basilio).

Si può iniziare dal tunnel del Quadraro che da via dei Lentuli conduce a via Decio Mure dove da un lato veniamo accolti nel nostro percorso da una grande bocca-murales di Mr Thoms e dall’altro lato troviamo un coloratissimo murales di Giò Pistone. All’angolo in via dei Pisoni c’è il murales di una donna realizzato da Jim Avignon mentre proseguendo sempre per la stessa strada veniamo meravigliati dal teschio multicolore realizzato da Beau Stanton e dall’alieno verdissimo e pop-surrealista (in compagnia di Topolino) di Ron English.

Arrivando su Largo dei Quintili ci troviamo davanti un murales rievocativo del drammatico rastrellamento del 1944 e sul muro di contenimento di via dei Lentuli veniamo stupiti dai tantissimi artisti che si sono cimentati nella sua riqualificazione ed abbellimento: Daviù, Zelda Bomba, Malo Fanfan, Giò Pistone, Dilkabear e Paolo Pietrangeli. E tanti altri se ne aggiungono continuamente in questa grande raccolta di arte di strada fruibile da tutti.


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