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Le Casse Edili


Tutti hanno sentito nominare la Cassa Edile, ma pochi sanno che dietro a questo nome vi sono più Enti che operano e che i datori di lavoro possono scegliere liberamente con chi iscriversi.
A Roma, in particolare, ve ne sono due: la Cassa Edile e l’Edilcassa.

Che cosa è la Cassa Edile?
Chiunque lavora in una cassa edile si è sentito porre questa domanda moltissime volte. Riuscire a spiegare a chi non è del settore che cos’è una cassa edile è un’impresa praticamente disperata, ma anche tra chi lavora nel settore è raro che sia tutto chiaro su quali sono le funzioni di questi enti.

UN PO’ DI STORIA
Il più antico antenato delle casse edili si può individuare nei collegia opificum (associazioni di artigiani) che nella Roma dell’epoca imperiale costituivano una protezione per diverse categorie professionali dai disagi dovuti a malattie, invalidità, guerre, povertà e vecchiaia. Queste associazioni spontanee di cittadini ebbero successo presso il popolo per molti secoli, fino alla nascita delle corporazioni di tipo medioevale, create da artigiani e commercianti per la difesa degli interessi delle loro categorie.
Al modello dei collegia opificum furono ispirate alla fine del 1700 le prime società di mutuo soccorso dell’era moderna. Queste società, strettamente legate al loro territorio, sorsero come associazioni volontarie che avevano lo scopo di migliorare le condizioni materiali e morali dei ceti lavoratori ed erano fondate sul concetto di solidarietà mutualistica tra gli aderenti.

La prima Cassa di Mutualità Edile nasce a Milano nel 1919 con il compito di aiutare le famiglie degli operai edili in occasione dei periodi di disoccupazione o di impedimento al lavoro. Il suo scopo statutario era di “creare sussidi di disoccupazione involontaria per gli operai edili” con un fondo alimentato da un gettito contributivo dello 0,70% a carico dei datori di lavoro e dello 0,60% a carico degli operai, calcolato sulla retribuzione. Nell’aprile del 1929 l’ente ottenne il riconoscimento giuridico e venne qualificato come “Organo per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione per gli operai dell’industria edile” e riconosciuto come ente gestore dell’assicurazione contro le malattie. Durante la guerra seguitò a gestire l’indennità complementare di disoccupazione e curò la distribuzione di generi alimentari a favore dei lavoratori del settore. In seguito all’accordo provinciale di lavoro stipulato nel 1945, alla Cassa Edile venne affidato il compito di gestire l’accantonamento per ferie e tredicesima mensilità.
Nel dopoguerra, attraverso la contrattazione nazionale, il modello di Milano e delle altre province che ne avevano seguito l’esempio fondando altre casse edili, viene esteso a tutto il territorio nazionale. Vengono create casse edili in tutte le province italiane. Anche le assistenze agli operai e alle loro famiglie vengono estese progressivamente, fino a introdurre una vasta gamma di assistenze ai lavorativi di tipo assicurativo, sanitario e sociale.

Con l’introduzione dei contratti collettivi nazionali di lavoro dell’edilizia specifici per le piccole e medie imprese (ANIEM-CONFAPI), per le imprese artigiane e per le imprese cooperative, le organizzazioni imprenditoriali firmatarie richiesero ai sindacati di dar vita a casse edili all’interno delle quali potesse essere tutelata la rappresentanza degli interessi specifici delle loro imprese associate. Vennero costituite delle casse edili per le PMI, per  le imprese artigiane e per le imprese cooperative che si affiancarono alle casse edili “industriali”. Per poter raggiungere più rapidamente la massa critica necessaria ad equilibrare assistenze ai lavoratori con la contribuzione, e per allinearsi con la contrattazione integrativa che avveniva a livello regionale, si scelse in diversi casi di fare operare queste nuove casse edili in ambito regionale e non più provinciale.
L’avvento di queste nuove casse edili, che nascono su impulso delle organizzazioni che rappresentano le imprese edili, fa si che all’interno delle casse edili si inizi a percepire l’area dei servizi alle imprese come un’area da sviluppare e valorizzare.

LE CASSE EDILI OGGI
In Italia sono circa 120 le casse edili che operano in ambito provinciale o regionale.
Nel Lazio operano sei casse edili. Le cinque casse edili provinciali “industriali” e l’Edilcassa del Lazio che è una cassa edile regionale. L’Edilcassa del Lazio si caratterizza ulteriormente rispetto alle altre casse edili del Lazio per applicare tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro dell’edilizia: ANCE, ANIEM-Confapi, Artigianato e Cooperazione. In alcune regioni italiane, come ad esempio in Emilia Romagna dove è più radicata la presenza del movimento cooperativo, esistono invece casse edili specifiche per le imprese artigiane e per le imprese cooperative.
Nella provincia di Roma all’interno degli organi della Casse Edile di Mutualità e Assistenza della Provincia di Roma, per la parte imprenditoriale è rappresenta l’ACER, mentre all’interno degli organi dell’Edilcassa del Lazio per la parte imprenditoriale sono rappresentate la Federlazio, la CNA, la Confcooperative e la Legacoop. In ambedue le casse edili sono rappresentate per la parte sindacale la Fillea-CGIL, la Filca–CISL e la Feneal-UIL. Indipendentemente dal tipo di contratto applicato, l’imprenditore è libero di iscrivere la propria azienda ad una qualsiasi delle casse edili presenti nella propria provincia, o di cambiarla in ogni tempo.

L’ATTIVITA’ SVOLTA
Oggi le attività svolte dalle casse edili si sono evolute e le casse, pur mantenendo la natura di enti privati, hanno iniziato ad assumere diverse funzioni di rilievo pubblico.
Le casse edili sono degli enti paritetici bilaterali, cioè vengono costituite attraverso accordi tra i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro per gestire alcuni aspetti dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per gli addetti del settore edile.
I contratti collettivi nazionali di lavoro del settore edile prevedono per le imprese di questo settore l’obbligo d’iscrizione alla cassa edile. Si è parlato di contratti utilizzando il plurale perché nel settore dell’edilizia, esistono quattro diversi contratti collettivi nazionali di lavoro: 1- ANCE, 2- ANIEM-Confapi, 3- Artigianato, 4- Cooperazione, di cui parleremo su prossimi articoli. La scelta della cassa edile a cui iscriversi da parte dell’impresa, come è stato ricordato, è libera, anche se dovrebbe avvenire in funzione del contratto nazionale collettivo di lavoro applicato dall’impresa stessa.

L’ISCRIZIONE OBBLIGATORIA
Come già detto, ogni impresa che inizia la propria attività, deve iscriversi ad una cassa edile, così come si iscrive all’INPS e all’INAIL. Ad essa farà riferimento per il versamento dei contributi mensili.

LE COMPETENZE PROVINCIALI O REGIONALI
Nel caso in cui un’impresa inizi un cantiere al di fuori della propria provincia, per il quale è prevista una durata superiore a tre mesi, gli operai in trasferta dovranno essere iscritti o trasferiti presso la cassa edile della provincia in cui è stato aperto il cantiere. Nei casi invece in cui il cantiere dura meno di tre mesi, l’impresa dovrà solo segnalarne l’apertura alla cassa edile della provincia in cui il cantiere stesso è stato aperto.
Poiché l’Edilcassa del Lazio è una cassa edile regionale ed è quindi competente in tutte le cinque province del Lazio, per un’impresa edile ad essa iscritta è possibile operare in tutta la regione, avendo rapporti con un’unica cassa edile.

LE PRESTAZIONI EFFETTUATE
Le casse edili erogano le loro prestazioni ai lavoratori e alle imprese.
Un primo gruppo di prestazioni per i lavoratori sono le cosiddette prestazioni ordinarie, la gratifica natalizia e ferie (GNF) e l’anzianità professionale edile (APE).
La gratifica natalizia e ferie viene corrisposta al lavoratore due volte l’anno, a metà dicembre e a metà luglio. Corrisponde alla tredicesima ed alla quattordicesima mensilità che viene corrisposta ai lavoratori degli altri settori. Le gratifiche natalizia e ferie vengono erogate sulla base degli accantonamenti effettuati dall’impresa presso la cassa nei mesi precedenti.
L’anzianità professionale viene invece versata dalla cassa edile ai lavoratori nel mese di aprile di ogni anno ed è l’equivalente degli scatti di anzianità maturati dai lavoratori degli altri settori.
E’ utile ricordare che, in base al principio della reciprocità tra le casse edili, ai fini dell’APE, possono essere fatti valere dal lavoratore i periodi lavorati presso altre casse edili.
Gli istituti del GNF e dell’APE nascono con lo scopo di stabilizzare il reddito dei lavoratori del settore edile, dove l’impiego degli operai è legato alla durata del cantiere, e dunque per sua natura ha durata temporanea.
Oltre al GNF e all’APE la cassa edile eroga ai lavoratori delle integrazioni per i periodi di carenza del trattamento di malattia o infortunio erogato da INPS e INAIL e una serie di prestazioni straordinarie, variabili da provincia a provincia, che devono essere richieste di volta in volta dal lavoratore.

Esempi più tipici di questo ampio gruppo di prestazioni per i lavoratori sono:

– soggiorni estivi per i lavoratori e i loro familiari,
– rimborsi per le cure mediche e dentistiche e visite specialistiche,
– borse di studio e contributi per l’acquisto dei libri di testo ai figli dei dipendenti,
– premio ai giovani che si occupano nel settore,
– assicurazioni per gli infortuni professionali ed extra professionali ed altre ancora.

Le prestazioni erogate alle imprese sono:

– il rimborso delle integrazioni alle indennità anticipate dall’impresa per i periodi di malattia o infortunio;
– corsi di formazione professionale obbligatoria (gratuiti per le imprese in regola);
– convenzioni per la sorveglianza sanitaria;
– servizi di consulenza nell’abito della sicurezza (piani di sicurezza, etc.)
– rilascio di certificati di regolarità contributiva DURC.

Proprio con riferimento al DURC e alle attività effettuate nell’ambito degli appalti di lavori pubblici, è possibile individuare un profilo di rilievo pubblico dell’attività svolta dalle casse edili. Il DURC è infatti il documento unico che attesta la regolarità della posizione contributiva dell’impresa nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile. Infatti la cassa edile è l’ente che assume la funzione di tramite per le imprese dell’edilizia nell’ambito del procedimento di rilascio del DURC, provvedendo materialmente ad emetterlo e a consegnarlo all’impresa o alla stazione appaltante che lo ha richiesto.

IN CONCLUSIONE
La missione delle casse edili, nate come enti mutualistici, sta subendo un’evoluzione continua. Questi enti stanno assumendo progressivamente le funzioni di agenzie che erogano a lavoratori e imprese un mix di servizi integrati che presenta una importanza strategica in termini di ricadute sociali. Queste ricadute sono sempre più evidenti sia nell’ambito della tutela del lavoro nel settore edile sia in quello della promozione di un ambiente competitivo più sano, in grado a sua volta di valorizzare in modo più completo le imprese che investono risorse nello sviluppo del capitale umano e nella tutela della sicurezza sul luogo di lavoro.


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