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Il problema della rimozione dell’amianto


Da tempo abbiamo affrontato il problema amianto, da tutti, magari solo superficialmente, conosciuto ma troppo spesso sottovalutato.
Si è cercato di trattarlo in modo semplice, facendoci largo tra le mille norme che nel tempo si sono sovrapposte, solo per renderlo più fruibile, ma cercando di lasciar trasparire intatta la sua pericolosità. Perché pericoloso per la salute umana lo può essere veramente, soprattutto in quanto agisce in modo subdolo nel lungo periodo (20 – 40 anni), un tempo che tende a sminuire il problema fino a darci il pretesto per ignorarlo.

La soluzione è lasciata sulle spalle dei cittadini che, come sempre, si risolve con un esborso di danaro. Una questione poco sentita, di cui nessuna associazione di categoria si è occupata fattivamente, e per cui non si è intervenuti con fondi di aiuto come invece è stato fatto per la dismissione delle antenne televisive private in favore di quelle centralizzate, o come attualmente si sta facendo per l’adozione dei sistemi solari per il risparmio energetico. Come se la salute pubblica fosse meno importante della “bellezza” dei tetti delle nostre case o del mero risparmio di energia elettrica!

Un NON PROBLEMA, potremmo definirlo, che a mala pena sfiora anche chi, per Legge, ne risponde, come i proprietari di immobili o i loro amministratori, probabilmente, ci siamo detti noi, perché troppo poco conosciuto.

Non vi è stata infatti alcuna campagna sensibilizzatrice da parte degli Enti preposti che, quando intervengono, magari a seguito di segnalazione, agiscono più come repressori che come esperti collaboratori, consiglieri, cercando capri espiatori, imponendo multe stratosferiche e, magari anche, denunce penali.
Quando ciò, per fortuna raramente, accade, l’amministratore di turno cade dalle nuvole perché, spesso, non credeva, non immaginava!

E invece l’amianto è considerato un inquinante di primaria importanza e come tale va trattato e affrontato.


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