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La sicurezza nei cantieri secondo il CPT


50 documenti da conservare in cantiere non sono affatto pochi se si considera che l’imprenditore dovrebbe pensare a lavorare, o per meglio dire, a produrre, e invece è chiamato a fare mille altre cose al servizio (gratuito) del fisco, degli enti, delle Asl, ecc.

Il Comitato Paritetico Territoriale di Roma (CTP) ha pubblicato l’elenco dei documenti che ogni Imprenditore edile di buona volontà deve (o dovrebbe) conservare nei propri cantieri, a disposizione di quanti abbiano il diritto di prenderne visione che, sempre secondo il CTP, sono ben 19 tra enti e forze dell’ordine, non ultima anche la Forestale. D’altronde mi si potrebbe obiettare: se in cantiere possono entrare i Vigili Urbani, la Polizia, i Carabinieri e la Guardia di Finanza, perché non dovrebbe poter entrare anche il Corpo Forestale dello Stato?
In vero i documenti che obbligatoriamente dovevano essere conservati in cantiere erano già molti prima dell’intervento della Legge “Bersani” che ha pensato bene di aumentarli.

Ma si sa, quando piombano in cantiere gli Ispettori, i documenti da mostrare per tacitare i loro bisogni di “sapere” non sono mai sufficienti, ed è per questo che il CTP, facendo una meritevole opera, ci ha graziato dell’elenco di seguito pubblicato, che raccoglie la infinita schiera dei documenti ritenuti indispensabili per non farsi trovare impreparati.

Siamo certi però che qualunque imprenditore che legga il suddetto elenco, non potrà che avere un gesto di stizza, come d’altronde è capitato a noi, nel rendersi conto di essere, non solo vessati da normative inique e spesso inutili, ma peggio, presi per il naso da Leggi e legislatori che conoscono una sola parola: BUROCRAZIA, l’unica parola che invece in cantiere proprio non servirebbe.

Perché solo di burocrazia spesso si tratta, quella della quale pare non si possa proprio fare a meno, se non al prezzo di “orrende” semplificazioni che comporterebbero una vita più facile (e serena) a tutti quegli Imprenditori (parola che in Italia è sinonimo di: evasore fiscale; padrone; sfruttatore; capitalista; ecc.) che, ormai tanto abituati alle complicazioni che ogni giorno cadono dall’alto sui cantieri, potrebbero restarne sconvolti, riuscendo così a lavorare tranquilli e producendo di più e meglio, per se stessi e gli altri.

Ed è proprio per evitare la suddetta disgraziata evenienza che il nostro legislatore (quello per intenderci che abbiamo votato, non solo alle ultime elezioni ma anche probabilmente alle precedenti), continua senza tregua ad inventarsi nuova burocrazia da regalare a tutti coloro che, a differenza Sua, si alzano ogni mattina con la folle idea di andare a produrre (anche per mantenere Lui, il Burocrate).

Non è di carta che ha bisogno l’edilizia, ma di un sistema fondato sulla prevenzione e sulla sicurezza nei cantieri, che significa sopratutto informazione e formazione dei lavoratori che debbono maturare all’idea che l’attenzione di quelle norme e presidi preventivi tornano di utilità proprio a se stessi, evitando così le storie a tragico finale.


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