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I cancelletti fotovoltaici


Il nostro viaggio nell’architettura innovativa passa oggi proprio da quel segmento sottile attraversando il quale dallo spazio pubblico si accede all’ambiente privato.

Il cancello di ingresso ad una abitazione privata, ad un cortile condominiale o ad un esercizio commerciale, si configura proprio come un varco, un passaggio dal macrocosmo di un percorso pedonale, una piazza, una strada, al microcosmo di una zona circoscritta, familiare; una zona di transito dunque dalla pluralità alla singolarità dell’ambiente circostante. Nel caso in esame il cancello doveva servire una abitazione quadri familiare ubicata subito a ridosso del borgo medioevale del paese di Monte Celio, alle porte di Roma.

L’ idea progettuale nasce da sensazioni avute passeggiando tra i vicoli stretti del paese: ruote di carretti del secolo scorso, botti di legno per il vino, oggetti di uso comune per chi ancora lavora la terra con la stessa dedizione di un tempo: la falce, l’aratro, la zappa etc.

Il cancello è realizzato in ferro battuto e lamiera forata verniciata ed è coperto da un disco di plèxiglas sorretto da un pilastro sagomato in cemento armato e rivestito in pietra calcarea.

Le cassette postali ed il vano portaombrelli sono in rame mentre a terra sono predisposti una griglia metallica ed una barra netta scarpe pure in ferro. L’illuminazione notturna è affidata ad un lampione alimentato da moduli fotovoltaici a struttura rigida posti sulla mensola in cemento e da tre faretti comandanti da ciascuna abitazione.

L’idea dunque di un oggetto di arredo urbano “leggero”, integrato in un ambiente fortemente caratterizzato dalla storia si unisce all’uso di materiali recenti e tecnologie moderne che assicurino durata nel tempo e risparmio energetico.


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