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La street art a Tor Marancia


Se siete appassionati di street art (della quale ultimamente Roma si sta riempiendo) non potete non aver sentito parlare del lotto di case popolari Ater nel quartiere di Tor Marancia recentemente reso bellissimo ed artisticamente molto ricco dai 20 murales realizzati sulle facciate di un gruppo di palazzi da altrettanti artisti di calibro internazionale. Questa operazione artistica ha contribuito anche a rendere nota questa zona della città poco conosciuta alla maggior parte dei romani prima dell’intervento degli street artist. Siete già andati in esplorazione? Anche se si tratta di un quartiere non facilissimo (c’è un alto tasso di criminalità e di abbandono scolastico) e privo di un vero centro o piazza principale, una passeggiata in zona è vivamente consigliata perché sta diventando un museo a cielo aperto da non lasciarsi sfuggire!

Ma dove si trova Tor Marancia? Parliamo di un quartiere popolare e periferico (ma ormai neanche troppo) che sorge nelle vicinanze dell’Eur, di Ostiense e della Garbatella. Una ex borgata nata alla fine degli anni ’30 in una zona paludosa in piena campagna per accogliere molti sfollati del centro storico della città in seguito agli abbattimenti delle abitazioni in via dei Fori imperiali eseguite dal regime fascista ed anche emigranti del centro e sud Italia: era costituita per lo più da case basse, piccolissime e rudimentali che ospitavano famiglie numerose ed erano soggette a frequenti allagamenti dovuti alle esondazioni del fosso di Tor Carbone tanto da far meritare a questa zona il soprannome di Shangai per la popolosità e per le alluvioni. Nel 1948, considerata la situazione malsana, le case furono abbattute e al loro posto edificati dei caseggiati popolari gestiti dall’Ater (azienda territoriale per l’edilizia residenziale) esistenti ancora oggi.

Il nome Tor Marancia deriva da un’antica tenuta con torre annessa situata nei pressi dell’Ardeatina e da Amaranthus, un liberto di una famiglia di nobili romani che avevano abitato la zona a forte connotazione agricola. È attualmente visibile una torre alta 15 metri e dotata di merlatura, feritoie e finestre risalente al XIII secolo, testimonianza delle numerose fortificazioni dell’epoca medievale presenti in città. Per una passeggiata nel verde è inoltre visitabile la tenuta di Tor Marancia: un’estesa area naturalistica inserita all’interno del Parco archeologico dell’Appia antica molto interessante dal punto di vista botanico.

Il lotto Ater attualmente riqualificato rappresenta una testimonianza importante del rinnovamento culturale che sta avvenendo nel quartiere (o almeno del tentativo in questo senso), oggetto ultimamente di maggiore cura ed attenzione grazie anche al coinvolgimento attivo dei cittadini. La bellezza non sarà risolutiva ma può contribuire a cambiare la percezione di un quartiere e ad attrarre l’attenzione su di esso e sui suoi problemi permettendo di cambiare la situazione.


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