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La nuvola di Fuksas all’Eur


Che fine ha fatto la “nuvola” di Fuksas all’Eur? Se ne sente parlare da tantissimi anni, ogni anno sembra sia quello in cui la vedremo finalmente comparire ma poi per questioni di lentezza e soprattutto di soldi (ce ne vogliono veramente tanti!) non succede mai. Ma sapete di cosa si tratta? La cosiddetta “nuvola” realizzata da Massimiliano e Dorina Fuksas diventerà il nuovo palazzo dei congressi di Roma ed in prospettiva il primo polo congressuale d’Italia. Grandioso, innovativo, moderno anzi futuristico e molto originale ma altrettanto dispendioso e perciò di questi tempi difficilmente realizzabile.

Gli albori del progetto risalgono al 2000 ma ha acquisito concretezza nel 2008 e sembrerebbe (condizionale più che d’obbligo) che i lavori potrebbero finire nel 2015. Ci speriamo tutti che si possa chiudere questo infinito cantiere per evitare che ricada nella lista della opere incompiute di Roma, ma chissà. Per ora prosegue a rilento anche se ha ricevuto recentemente un ulteriore finanziamento (molto criticato) di 100 mila euro che sembra incoraggiante e potrebbe dare ossigeno alla realizzazione dell’opera anche se mancano ancora 70 milioni (una bella cifra!).

Ma come sarà fatto questo nuovo e ormai leggendario palazzo dei congressi? Tre sono gli elementi di cui si compone: una teca, una lama e una nuvola. Un grosso parallelepipedo di acciaio e vetro racchiude all’interno una sala-auditorium realizzata da un contenitore a forma di nuvola avvolto da una membrana di fibra di vetro e silicone, che conferisce l’impressione di galleggiamento nella teca. La sala auditorium sospesa a 15/18 metri di altezza ospiterà all’incirca 1.800 persone mentre la struttura potrebbe arrivare ad accoglierne complessivamente 8.000. Una capienza molto importante. Questo diventerà il centro congressi e a fianco sorgerà un altro edificio alto e stretto, chiamato “la Lama”, che ospiterà un albergo a 4/5 stelle utile per i fruitori nazionali ed internazionali del centro congressuale e fonte di entrate economiche.

L’opera sorge in un punto strategico dell’Eur e non intaccherebbe lo skyline del quartiere perché sono state previste altezze non eccessive, né dovrebbe portare ripercussioni alla viabilità. La “nuvola” di Fuksas è stata inoltre pensata come ecosostenibile grazie all’utilizzo di impianti fotovoltaici e alla presenza di strutture di protezione per evitare il surriscaldamento dell’edificio. Voi siete stati a vedere il cantiere? Che ne pensate di questa grande opera per Roma? Siete favorevoli o contrari?


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