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La festa dei Lupercalia


Intrisa di elementi mitici e arcaici, dopo un rito iniziatico , si svolgeva la festa dei Lupercalia, che iniziava nella grotta del Lupercale ed era caratterizzata dalla corsa selvaggia, intorno al Palatino, dei luperci, sacerdoti di Fauno Luperco, cinti solo di pelle di capra durante la festa che si teneva il 15 febbraio di ogni anno.

La grotta è simbolo della romanità stessa in quanto secondo la leggenda vi vennero allattati dalla lupa i gemelli Romolo e Remo, in realtà è uno dei monumenti più antichi di Roma risalendo a prima della fondazione stessa della città.

Gli autori antichi parlano di una grotta circondata da fitta vegetazione, tra cui un albero di fico, nei cui pressi scaturiva una sorgente e doveva trovarsi sulle rive del Velabrum, la palude che veniva inondata dal Tevere durante le piene e che si trovava nei pressi del Circo Massimo.

Il Lupercale fu curato, restaurato e ben tenuto dai Romani fino alla fine del v secolo d. C. dopo questo periodo non si sa più nulla su questo monumento, legato come era a miti leggendari e a feste selvagge!


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