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Affitti troppo cari nelle principali città italiane


È sotto gli occhi di tutti che gli affitti delle case sono eccessivi in rapporto al costo della vita, anche se è vero che i costi per l’acquisto di una casa sono, anch’essi, lievitati in modo anomalo.

Se ne è accorto anche NOMISMA, il quale in base ad una recente ricerca ha rilevato che sono 3,6 milioni le famiglie italiane in difficoltà per l’alto costo della casa. Dal 1998 ad aggi sembra che gli affitti siano cresciuti del 64%, e che in media, per prendere in affitto una casa, bisogna spendere dal 30% al 60% delle entrate di una famiglia. La conseguenza è che, negli ultimi 20 anni, il 50% degli affittuari ha optato per l’acquisto, mentre il restante è sempre più pressato dal crescendo delle azioni di sfratto per morosità, che mettono ogni anno 100.000 famiglie a rischio mentre ben 22.000 perdono effettivamente l’alloggio.

Una situazione questa insostenibile, di cui lo Stato continua a non farsi carico.
Ma per quelli che hanno fatto il grande passo dell’acquisto, non va meglio. Infatti la scelta di mutui a tasso variabile fatta al momento dell’acquisto, in una situazione di offerta economica dei tassi di interesse particolarmente vantaggiosa, e il conseguente, attuale, aumento continuo dei tassi che ha portato le rate a lievitazioni medie del 20%, condurrà sempre più, i nuovi proprietari di casa a divenire insolventi nei confronti delle banche, con le catastrofiche conseguenze che ne deriveranno, con sequestri immobiliari e vendite giudiziarie.

Ad oggi sembra siano già 2.000.000 le famiglie in zona critica per il rimborso dei mutui, e questo dato pare sia destinato ad aumentare.
È evidente che non bastano le Leggi per la “libera negoziabilità dei mutui”, ma occorrono provvedimenti urgenti e concreti atti a salvaguardare sia chi ha comprato la casa, con tutti i sacrifici del caso, e sia chi, non potendoselo permettere, continua a sopravvivere pagando affitti insostenibili.


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