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La lunga marcia verso la riduzione dei costi Rc Auto


In Italia i premi per l’RC Auto di un automobilista medio sono particolarmente più onerosi di quelli della media degli altri paesi europei.

L’aggiornamento delle tariffe di mercato e il progressivo allineamento ai più economici premi delle polizze europee fanno parte delle prospettive tra le più auspicabili per i consumatori del nostro paese, anche alla luce della grave crisi economica in corso e della emergente tendenza al calo generalizzato dei consumi interni.

Le compagnie assicurative, dal canto loro, stanno attuando una strategia modernizzatrice che ha già dato un primo importante segnale sul mercato italiano, ma che vuole ottenere un più profondo riassetto della ‘filiera del rimborso’.

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Secondo gli assicuratori il livello dei premi RCA italiani è determinato dall’incidenza dei rimborsi sulla raccolta complessiva delle polizze.

Un primo intervento in questa direzione era stato avviato nel 2011 ed emerge ora con una discreta evidenza anche sugli organi di stampa generalista, e riguarda la procedura di risarcimento delle microlesioni.

Il nuovo approccio ha voluto colpire un ben noto malcostume italiano che per decenni ha favorito una certa facilità di rimborso per danni fisici di entità – spesso – non rilevabile nemmeno ad un esame medico specialistico.

Il ben noto ‘colpo di frusta’, insomma, che spesso veniva diagnosticato da medici compiacenti a danno delle compagnie.

Oggi ottenere risarcimenti per le microlesioni è divenuto molto più difficile: è davvero necessario dimostrare la presenza della lesione attraverso esami diagnostici oggettivi, tutto qui.

L’altro intervento che gli assicuratori vorrebbero ottenere dal governo, almeno se guardiamo alle attività di lobbing messe in campo da Ania, riguarda invece l’introduzione di norme che limitino la libertà dell’automobilista assicurato nella scelta dell’officina per le riparazioni soggette a rimborso.

Ania propone l’istituzione di apposite officine di carrozzeria che siano convenzionate con le compagnie assicurative di riferimento, assicurando quindi un processo di riparazione al ‘minor costo’ o comunque presumibilmente scevro da sovrapprezzi eccessivi.

Il Governo è sicuramente sensibile alle istanze del settore assicurativo, anche per l’ordine di grandezza che questo assume in Italia.

Ma d’altra parte l’idea delle carrozzerie convenzionate ha già destato non poche critiche dalle associazioni di consumatori, per non parlare delle proteste dei meccanici e carrozzieri.

Al momento la proposta è stata associata al disegno di legge della finanziaria per il prossimo anno, ancora nella fase di studio da parte del gabinetto di governo.


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