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Da dove viene il freddo


Tutti quanti recepiamo distrattamente il clima intorno a noi, anche se i picchi termici ci colgono necessariamente nel vivo, risvegliando la nostra attenzione sul mondo che ci circonda.

Vale per le grandi ondate di caldo estive, che ogni anno assolano il Bel Paese, e vale altrettanto per le ondate di freddo che d’inverno ci riportano, di punto in bianco, nella consapevolezza di vivere in un paese dal clima temperato ma comunque non distante dal polo settentrionale del pianeta.

Da dove viene ‘questo freddo’ intenso e pungente che avvolge il paese anche nel giro di un paio di giorni, facendo scendere immediatamente le colonnine di mercurio di tutta la nazione?

neve

Ci sono due possibilità, almeno se facciamo riferimento al contesto climatico italiano, come è ovvio.

L’ondata di aria fredda può arrivare dai mari settentrionali, dal Baltico o direttamente dai mari artici.

In questo caso il freddo sarà ‘meno freddo’, proprio perché temperato dall’acqua, ma molto ppiù umido.

Altrimenti il freddo in Italia viene dall’oriente, e precisamente dalla Siberia e dalla Russia.
Il freddo siberiano è relativamente più freddo ma secco, rispetto al freddo artico.

L’umidità relativa della massa di aria fredda non va confusa con gli effetti ‘locali’ che l’ondata di gelo produce sul microclima italiano.

A contatto con la nostra aria ‘tiepida’ la massa d’aria fredda produce una bassa pressione locale che genera quasi sempre forti venti e precipitazioni, pioggia o anche neve, a seconda dell’altitudine.

Quindi le ondate di freddo quando arrivano in Italia causano sempre pioggia e ‘maltempo’, in effetti.

L’insieme delle perturbazioni può degenerare in una vera e propria calamità naturale perché impatta direttamente sui gangli vitali delle società contemporanea, come la distribuzione e il consumo di gas e carburanti per il riscaldamento, la distribuzione delle derrate agricole e la distruzione diretta del patrimonio ortofrutticolo del Paese.

L’ultimo episodio critico del genere in Europa risale all’anno scorso, nei giorni compresi tra il 27 gennaio e il 17 febbraio 2012, quando oltre 650 persone persero la vita a seguito delle rigide condizioni climatiche imposte da un’ondata di freddo siberiano che spazzò l’intero continente, da oriente ad occidente.


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