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Prevenzione dei furti dai ponteggi


Una sentenza del tribunale di Milano ci fornisce lo spunto per effettuare una serie di considerazioni tecniche sulla sicurezza nelle nostre case.
Consideriamo la casa un luogo sacro, per questo chi ha avuto la sfortuna di trovarla svaligiata dai ladri sa, al di là dell’entità del danno ricevuto, quanto ciò colpisca nell’intimo. Il fastidio e la rabbia per la sola violazione della nostra proprietà, del nostro privato, è spesso superiore al valore del danno ricevuto, ed è per questo che, a volte, la reazione può essere smisurata in rapporto all’azione. Lungi da me il voler giustificare atti inconsulti a danno di chi ha violato la legge e la sfera del privato, ma condivido la recente sentenza di cassazione che ha assolto un cittadino per aver ferito un ladro durante la fuga con il bottino, dopo averlo colto in flagrante, difendere le proprie cose è giusto, hanno sancito i Giudici della massima Corte. E difendere è soprattutto prevenire, attuando tutte quelle cautele e tecniche atte a porre ostacoli a chiunque voglia violare la legge a nostro danno.
Di tecniche, metodi o stratagemmi per creare ostacoli ad un topo di appartamenti ce ne sono tanti, ma va ricordato che esistono due tipi di ladri: i professionisti e gli improvvisatori. Contro i primi, quelli che aprono porte blindate, cassaforti e magari cavou di banche, ovviamente, vi è poco da fare, ma questi difficilmente verranno a casa nostra a rubare, a meno che non possediamo collezioni di Van Gogh o vasi cinesi del periodo Ming. Degli altri invece ci dobbiamo preoccupare, di quelli che sbarcano il lunario, di quelli che hanno bisogno della “dose” quotidiana; questi sono coloro che sfondano la porta di casa nostra per pochi spiccioli, che arraffano ciò che trovano, magari facendo più danni di quello che rubano.
Ma contro questi delinquenti possiamo attuare difese anche molto efficaci.

I METODI DI PREVENZIONE

E’ indubbio che i ponteggi montati davanti ad uno stabile, costituiscono una particolare situazione di vulnerabilità.
Almeno sei sono gli accorgimenti possibili per cercare di evitare brutte sorprese:

1. Le ore preferite dai ladri per compiere i furti passando dai ponteggi, sono quelle del tardo pomeriggio, evitare quindi, se possibile, di lasciare solo l’appartamento dopo le ore lavorative, ovvero dalle 17.00 alla successiva mattina alle 8.00, perché è raro che un ladro si arrampichi sul ponte mentre su questo ci sono gli operai a lavorare. Se si deve uscire, quindi, è meglio farlo durante il turno di lavoro, dalle 8.00 alle 16.30.
2. Far montare (se possibile), oltre ad una buona illuminazione, un impianto di allarme sui ponteggi, che invero agisce più da deterrente psicologico che altro, ma contribuisce a dimostrare, da parte del condomino, di aver attuato tutto quanto è possibile per la difesa della proprietà privata.
3. Montare all’interno del proprio appartamento un impianto d’allarme, ad esempio del tipo con rilevatori d’ambiente a microonde. Oggi costano relativamente poco e ce ne sono anche senza fili, quindi non comportano lavori murari per la loro istallazione.
4. Portare via da casa ogni oggetto di valore come pellicce o quadri e in cassaforte, qualora se ne possegga una, riporre argenti, oro, ecc. E’ consigliabile inoltre tenere poco denaro in contante.
5. Ricordarsi di tenere le finestre ben chiuse soprattutto dopo l’orario di lavoro (dalle 17.00 alle 8.00) al fine di evitare la brutta sorpresa di ritrovarsi qualcuno in casa senza che ce ne siamo neanche accorti.
6. Obbligare la Ditta applicatrice a montare una idonea illuminazione notturna sul ponteggio e a chiudere le botole delle scale a servizio degli operai, magari con un lucchetto, alla fine dell’orario di lavoro. Anche questi sono solo deterrenti, ma contribuiscono a complicare la vita ai ladri, soprattutto in fase di fuga.

Naturalmente molti altri possono essere i metodi passivi che spesso sono già montati a protezione delle nostre case come: porte blindate, inferriate alle finestre o in alternativa, tapparelle in acciaio, infissi metallici con vetri anti-scasso ecc. tutti deterrenti che possono indurre il ladro a scegliere un altro appartamento per le proprie malefatte.

LE ASSICURAZIONI

E’ un sollievo, anche se relativo, sapere che le Imprese che effettuano i lavori sui prospetti degli stabili e che montano i ponteggi, sono corresponsabili in caso di furti negli appartamenti, ma solo qualora i ladri abbiano usato le impalcature per produrre il furto. Invece non ne rispondono, se il ladro ha utilizzato i ponteggi solo per scappare, entrando ad esempio dalla porta di ingresso. Per questo oggi tutte le Imprese sono opportunamente coperte da polizza assicurativa, che si può attivare a seguito di denuncia fatta all’autorità giudiziaria da chi ha subito il furto.

A questo proposito sarà bene tenere presente alcune nozioni fondamentali:

– Il furto deve essere provato e non solo denunciato;
– Non eliminare da casa gli oggetti di valore, perché “tanto se mi rubano l’Impresa mi ripaga”, potrebbe equivalere ad incauta custodia e quindi, l’assicurazione potrebbe rifiutarsi di risarcire il danno subito;

– particolare attenzione poi, deve essere attuata da chi abita al primo o all’ultimo piano, poiché per questi comunque vige la presunzione della facilità di accesso (da terra o dal terrazzo condominale).

Quindi le assicurazioni saranno più severe nel giudizio di valutazione delle modalità di intrusione e più  restie a liquidare i danni.
Se poi per motivi tecnici, fosse impossibile asportare oggetti di particolare valore, è bene provvedere autonomamente ad accendere una assicurazione personale contro il furto, magari solo per il periodo della esecuzione delle opere, onde garantirsi la certezza dell’eventuale totale risarcimento, poiché le polizze di copertura a terzi per furti che le imprese stipulano, non danno coperture di grande entità e comunque in genere hanno massimali variabili intorno ai 50.000 Euro.


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