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Non è caduto il governo Berlusconi


14 dicembre 2010

Con 311 voti di sfiducia e 314 voti a favore NON è caduto alla Camera il governo di Silvio Berlusconi, NON sfiduciato dall’opposizione e dal gruppo di Futuro e Libertà.
Dopo aver ottenuto una risicatissima maggioranza al Senato il governo NON inciampa definitivamente alla Camera, NON facendo all’Italia il più bel regalo di Natale degli ultimi venti anni.

Berlusconi

Certamente la catastrofe della politica italiana non finisce qui: abbiamo comunque un centrosinistra servo e inconsistente come alternativa sociale e politica e una galassia di ex berlusconiani che tentano di rifarsi una verginità politica dopo aver beccato per anni mangime e prebende dalle mani del crapulone di Arcore.

Inciuci, rimpasti, nuove elezioni: non sarà comunque facile il cammino dell’Italia post-berlusconiana, con una legge elettorale fatta su misura per i vertici dei partiti politici e una crisi economica che deprime il paese, a dispetto delle agiografie di regime, con aziende in fallimento, disoccupazione e sfruttamento delle classi lavoratrici attraverso la flessibilità di un precariato ormai dichiarato permanente per un’intera generazione.

Non si vede a sinistra, il futuro.
Perchè un’alternativa inconsistente e un’opposizione supina non potranno essere in grado di raccogliere il consenso necessario per dare un vero segnale di svolta nella politica del nostro paese.

Non si vede e non si potrebbe vedere a destra, dove i diversi pezzi del PDL – pur avendo abbandonato la nave prima che affondasse con loro – sono comunque responsabili della sequela di leggi-vergogna che hanno caratterizzato l’azione legislativa del Parlamento, negli ultimi 16 anni.

Leggi ad personam, scandali e cadute di stile; Berlusconi, che oggi si è trovato privo del sostegno dei suoi fidi parlamentari alla Camera, ha prosperato grazie all’irresponsabilità serva del centro-destra, che lo ha puntualmente sostenuto per tutti questi anni.

Gli studenti

Nel frattempo un’onda di proteste studentesche divampa negli atenei di tutto il paese.
Oggi a Roma un corteo di universitari si è scontrato tutta la mattina con le forze dell’ordine, nel tentativo di portare il dissenso il più vicino possibile alla ‘zona rossa’ allestita intorno ai palazzi del potere.

Bombe carta, cariche di polizia, feriti.

Il paese reale che si desta contro il paese il-legale che ci governa. Almeno fino ad oggi e ancora domani.

Ma non per sempre.

Forza Italia, allora, finalmente e con sincera speranza.

Manca poco, pochissimo oramai.


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