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Motti in latino


A naso all’insù, illuminata dall’inconfondibile azzurro cielo romano, ci capita di “scovare”una scritta latina su di un palazzo e di volerla tradurre…
Ce ne sono alcune che si comprendono con facilità, tanto da farci sentire con orgoglio dei provetti latinisti, invece altre sono realmente difficili da capire, rivelandosi un vero e proprio rompicapo, per non parlare poi di quelle ricopiate erroneamente!

latino

La moda della sentenza, cioè di una breve formula che esprime una verità generale, era molto usata dagli antichi scrittori, sia in Grecia che a Roma, e se ne faceva grande uso anche nel parlato, ma da Augusto in poi divenne una vera mania, tanto da adoperarla perfino sugli edifici pubblici e privati. Fra gli autori, vanno ricordati: Cicerone, Ovidio, Virgilio, Orazio e Tibullo.
L’uso di scrivere motti in lingua latina sopra le facciate delle case tornò in auge nel Rinascimento, allorché si rinnovò lo studio e l’amore per la romanità e si possono trovare sui palazzi del centro, nei rioni della Roma papale. In un secondo periodo, quello che va dal XVI sec. al 1870, non tutti i motti furono incisi sul travertino, andando in taluni casi persi. Mentre gli anni che vanno da Roma capitale al fascismo si assiste ad un vuoto di uso. Infine un grande impulso si ebbe in epoca fascista che, rifacendosi al mondo classico, popolò i quartieri di periferia di scritte latine.

Tutte le scritte, comprensibili o incomprensibili, sono una delle tante caratteristiche della città di Roma, notate forse più dai turisti che non dagli stessi abitanti; rappresentano comunque un legame con il nostro passato e con la sua lingua, che si diffuse in tutta Europa per ben due volte, la prima per espansione dell’impero romano, la seconda durante il rinascimento, quando il latino fu considerato un parlare chic, dai nobili del vecchio continente!

Ma qual’è il contenuto di queste iscrizioni?
E’ piacevole scoprirlo con voi, se conoscete scritte latine di non facile interpretazione potete inviarcele nei commenti, vi faremo avere la traduzione.


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