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La casa sull’albero


Nella Tuscia viterbese, terra d’olio, di cavalli e di possenti querce, una casa davvero singolare che tutti possono utilizzare.

Un ultimo percorso che ti fa credere di stare su una jeep in pieno safari, con tanto di ruscello da guadare ed ecco che ti si presenta dinnanzi la casa dei tuoi sogni!
La sensazione che si prova a salire i gradini della scaletta a chiocciola che ti porta alla casa sull’albero è primitiva, è come se un vortice ti rapisse e portasse all’indietro nel tempo, ai primordi dell’umanità, quando tu uomo indifeso cercavi sicurezza, trovando riparo su un albero.

Qui, nell’Azienda La Piantata, si tratta di una quercia maestosa, possente, gigantesca, le “rughe” sulla corteccia del tronco e dei rami parlano la storia di una natura vecchia di centinaia di anni, ma le foglie narrano il presente, e la voglia di futuro. Gradino dopo gradino conquistiamo la cima e guardando dall’alto in basso, l’albero ci appare ancora più grandioso, perché le colline ondulate, ricche di lavanda, sono sotto di noi, mentre sopra ci sono solo fronde e cielo! Quell’odore poi di legno, annusato con goduria, rimarrà per sempre nei ricordi e ci tornerà in mente quando meno ce lo aspettiamo: quando stiamo in fila ad un semaforo o quando ci appesta lo scarico di un’automobile!

Apriamo la porta e una soffusa musica ci ammalia, gli arredi sono da sogno al punto da credere di stare dentro un’illusione, e già ci vediamo a tirare su la corda che tiene appesa una minuscola casina anch’essa di legno, nella quale il proprietario inserisce al mattino la colazione con leccornie preparate da lui stesso, amante com’è della buona cucina (per dieci anni è stato pasticcere), e ci vediamo in quell’angolino a godere di una cena a due, ma forse quello che non possiamo più scordare è quella sensazione di far parte dell’universo, che si prova stando sdraiati sul letto a contemplare dinnanzi a noi il cielo stellato, grazie all’ampia finestra che sta davanti al letto!

Qui vorremmo che il tempo si fermasse, almeno per noi, qui vorremmo leggere, ascoltare la musica, meditare, o più semplicemente starcene sdraiati a bere la natura, a contemplare il paesaggio dalla cima di un albero! E ci viene in mente quante volte ci siamo immedesimati con Cosimo, il protagonista del racconto di Italo Calvino: “Il Barone Rampante”, che lascia la famiglia per trascorrere un’intera vita sugli alberi.

E ancora ci viene in mente Julia “Butterfly” Hill, che nel 1997 si è arrampicata su una sequoia, per protestare contro l’abbattimento di una foresta di alberi millenari nel nord della California da parte della Pacific Lumber, una società nel settore della raccolta del legname. La ragazza è discesa solo 2 anni dopo aver avuto determinate garanzie. In California l’uso della casa sull’albero è molto diffuso a differenza dell’Europa e dell’Italia a causa della carenza di grandi alberi, anche se la nuova moda ecologista si sta diffondendo e in Piemonte c’è perfino un mini villaggio formato da famiglie che si sono costruite le case sugli alberi, e la mattina scendono per andare a lavorare e la sera fanno ritorno agli alberi, svestendo i panni dell’uomo globalizzato.

Il punto di partenza è proprio il possesso di un grande albero, in proposito il proprietario dell’azienda La Piantata, il signor Renzo Stucchi ci racconta che non appena ha visto, per la prima volta, la grande quercia incastonata tra le colline, ha subito pensato di realizzare il sogno di bambino: costruire una casa sull’albero. E ne va fiero, perché la sua è la più grande d’Europa, in quanto non si avvale di appoggi artificiali, ma si posa interamente su di un albero (unica aggiunta sono gli elementi necessari per il vivere moderno: funzionamento del bagno, dell’elettricità, del riscaldamento, il tutto mimetizzato dentro un involucro di legno). Per attuare il suo sogno ha cercato il meglio, dalla progettazione alla realizzazione, avvalendosi dell’opera di Alain Laurens, progettista di “La Cabane Perchée”.

Lo stato di salute della quercia oggi è divenuto basilare, tanto che è monitorata da un esperto, che ogni tanto le somministra punturine ricostituenti!
Il grande albero si trova fra 12 ettari di colline coltivate a lavanda, all’interno dell’ Azienda Agricola La Piantata, che è situata a 385 metri sul livello del mare, a pochi chilometri dall’incantevole Lago di Bolsena. Gode di un panorama vastissimo, immersa com’è nel verde e circondata da nove maestose querce che ombreggiano il casale settecentesco anche nelle giornate più afose. Intorno alla villa padronale sorgono diversi rustici in tufo, adibiti a bed&brekfast, luogo ideale per un soggiorno rilassante, lontano dalla frenesia delle città.

A disposizione degli ospiti ci sono 4 camere matrimoniali e 3 appartamenti di due locali, con angolo cottura. Tutti gli ambienti sono diversi l’uno dall’altro, e ciascuno prende il nome di una pianta, che pervade dei suoi colori e delle sue forme l’intero spazio. Così abbiamo la camera della Lavanda, dell’Olio, dell’Uva, delle More, mentre gli appartamenti si identificano come I Limoni, Le Rose, La Quercia. Ogni camera ed appartamento è arredato con i colori ed i motivi corrispondenti alle relative piante, e si rimane incantati nel constatare la ricchezza delle tappezzerie (del resto Renzo Stucchi ha lavorato nel settore della moda e dei tessuti) o la ricercatezza dei particolari in ferro battuto con cui sono realizzati i letti e i bastoni delle tende che riprendono il motivo botanico della stanza.

Il tutto è circondato da un oliveto secolare, che comprende oltre 1700 piante di un’unica qualità, il pregiato olio “Canino”, venduto, direttamente in azienda.
All’interno della tenuta è possibile fare lunghe passeggiate a piedi tra i boschi verdeggianti e gli olivi secolari, o rilassarsi in piscina godendo dell’incredibile vista sulla vallata.

La nostra visita giunge al termine, i prezzi della casa sull’albero e degli appartamentini sono proporzionali all’eleganza dell’azienda, che punta sugli elementi tipici del luogo: tufo, ferro battuto, bucchero, olivi, vite, amore perfino per l’orto. Quello che c’è di diverso è la capacità imprenditoriale del proprietario, di quest’uomo sceso dal nord, che ha avuto il coraggio di comperare in Tuscia un grande appezzamento di terreno che grazie alla presenza di olivi secolari aveva il nome di Piantata: olivi e un vecchio casolare.

Quest’uomo vi ha creato un’azienda dalle molteplici sfaccettature: una casa sull’albero che ovviamente si può affittare; appartamenti immersi nel silenzio e nel verde, arredati ad alto livello; il galoppatoio, che riporta in Tuscia un amore antico, quello per i cavalli. Forse sono solamente due gli elementi non autoctoni: la capacità imprenditoriale di prendere terra e trasformarla in azienda redditizia e secondo poi quelle colline di lavanda più tipiche della Provenza che non delle nostre terre, ma la lavanda parla di una parte di vita trascorsa da Renzo Stucchi in altri luoghi, un pezzetto di cuore che ha voluto piantare nel viterbese.

albero


Discussione

  •     cinzia   -  

    Ma che bell’articolo! Lo metto nella nostra pagina di facebook 😉
    Grazie!

  •     fabio   -  

    Ciao Cinzia, prego!

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