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La casa dei sogni


Quante volte ci siamo soffermati a desiderare la nostra “casa dei sogni”, ebbene il Centro Studi sull’Economia Immobiliare Tecnoborsa, in seguito ad un’indagine effettuata su 2.000 famiglie che vivono nelle sei maggiori città italiane, ha individuato i requisiti che una casa deve avere per soddisfare i nostri più reconditi desideri.
Mentre un tempo si cercavano immobili di prestigio, oggi si desiderano case con requisiti al passo con i nuovi tempi.

Ma quali sono le caratteristiche principali che ci interessano veramente?

– il 53,4% ritiene indispensabili gli spazi esterni, come terrazzi e giardini (lo sviluppo affaristico dei vivai dimostra questo amore per la natura da vivere all’interno della città, sul nostro stesso balcone, per baipassare il problema delle uscite fuori porta con l’immancabile ritorno in coda per ore!) e se le zone verdi  non possono essere private, quanto meno si esigono condominiali.

– il 23,8% non può rinunciare al posto macchina o meglio al box, luogo fondamentale per riporre la propria auto senza sprecare il proprio tempo nel dover cercare parcheggio, divenuto pressoché impossibile da trovare dato il dilagare delle automobili.

– il 7,5% desidera una casa “sportiva”, ovvero dotata di una zona dedicata alla propria salute, come una mini palestra o addirittura una sauna sempre pronte e a portata di mano, considerando che in tale modo si recupera il tempo che si dovrebbe trascorrere per recarsi in un luogo dove svolgere attività fisica.

– il 6,2 % sogna un condominio centralizzato capace di rispondere a qualsiasi esigenza e offrire qualsiasi servizio: dalla portineria 24 ore su 24, alle dotazioni di sicurezza.

Si sente la necessità che la tecnologia dia una mano in casa a quelle famiglie che hanno bambini e soprattutto anziani o malati e disabili, quest’ultimi rappresentano il 5% della popolazione e quasi tutti vivono in famiglia. Al riguardo sempre più si stanno imponendo i dettami dell’ergonomia, per una migliore fruibilità degli spazi, ad esempio mobili che tengono conto, per altezza e posizione, di chi li deve usare.
La casa, il nostro porto sicuro, in realtà si è dimostrata come il luogo in cui avvengono molti infortuni, ed oltre a favorire la sensibilizzazione contro il rischio da incidente domestico, ben vengano le attuazioni di tutte quelle norme imposte dal buon legislatore che si preoccupa di abbattere gli infortuni domestici. Chi ha qualche anno sulle spalle può ben riconoscere quanto cammino s’è fatto nella prevenzione a livello elettrico e idrico….. e una casa sicura è ciò che tutti chiedono.

Indubbiamente bisognerà investire di più in innovazione nel settore edile (che poi sarà pagato dal consumatore!), per far fronte alla richiesta di case che tengono conto della domotica, della bioedilizia e del risparmio energetico, considerando che l’economia dell’energia mondiale e italiana  passa anche per la riduzione dei consumi domestici.
Tutto qui? Ovviamente no! Gli italiani sognano una casa dotata di tecnologia facile, di aprire le porte alla casa cablata, desiderando nel contempo prodotti ecocompatibili, riciclati o riciclabili: piastrelle antismog o in gomma riciclata, lampade in stoffa, parquet in papiro, tappeti in cocco, impianti di illuminazione di emergenza, di rilevazione di gas con collegamento diretto con il pronto intervento, sistema di controllo della qualità dell’aria e del tasso di umidità, e infine, come prescrive la bioarchitettura, isolanti acustici e termici in sughero naturale senza collanti chimici.

E cosa dire del frigo intelligente che si accorge che il latte è finito e ci avverte, e della luce che si accende con un semplice battito di mani, e dell’aspirapolvere che pulisce da solo anche negli angoli più nascosti, e… e l’elenco potrebbe essere infinito: sono tutti oggetti che esistono, ma per ora possiamo solo sognarli e attendere che i prezzi, attualmente troppo elevati, siano tra un po’ alla portata di tutti.


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