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Il muschio in edilizia


Sui tetti o sui balconi si sta riscoprendo un vecchio amico dell’abitare: il muschio.

Conosciamone la natura
Sono minuscole piante, di due o tre centimetri d’altezza, che vivono ammassate l’una all’altra fino a formare estesi e morbidi tappeti, inoltre sono tra i vegetali più antichi che hanno popolato la terra ferma, circa 350 milioni d’anni fa, prima di loro si trovavano soltanto le alghe che hanno colonizzato le acque. Hanno ancora una struttura primitiva, sicché le radici servono soltanto per l’ancoraggio della pianta, mentre l’acqua viene assorbita direttamente dalle foglie, ecco perché è così resistente agli sbalzi idrici, in quanto può godere anche solo dell’umidità presente nell’aria. Normalmente si crede che il muschio può vivere solo in zone molto umide, perché lo vediamo crescere sul tronco degli alberi sul lato esposto a nord, oppure formare superfici di prato nelle zone più ombrose, invece non è così, il muschio riesce a vivere anche in habitat molto secchi, come ad esempio le spaccature dei muri, perché può andare in una sorta di letargo, disidratandosi per diverse settimane, per poi risvegliarsi e riprendersi subito con le prime piogge. Infine il muschio cresce su terreni o supporti poveri, là dove nessuna pianta potrebbe prosperare, per poi costituire un substrato fertile per l’attecchimento di altri vegetali.

Utilizzazione sin dall’antichità in edilizia
Sin dall’epoca neolitica il muschio fu utilizzato per chiudere le fenditure delle capanne in legno, apprezzato per la sua natura di materiale non infiammabile, si può definire il primo metodo usato dall’uomo primitivo nella prevenzione contro gli incendi.
Inoltre molti muschi possiedono una elevata capacità di assorbimento e si prestano perciò molto bene alle attività che richiedono un qualche tipo di asciugatura. Si tratta di una caratteristica conosciuta soprattutto dai Vichinghi e utilizzata dalle altre popolazioni fino a tutto il medioevo.

Ritorno del muschio in edilizia
Essendo capace di colonizzare ambienti inospitali, i muschi crescono anche sui tetti e sui muri, tanto che nei paesi nordici non è raro trovare tetti completamente verdi. Inoltre è una pianta utile contro l’inquinamento atmosferico, in quanto assorbe nutrimento attraverso le foglie, e soffrendo della presenza di sostanze radioattive, risulta persino indicatore ambientale. Per tutti questi motivi il muschio è tornato di moda, anche se il verde pensile da noi è una tecnica ancora poco conosciuta e diffusa.
Consideriamo che il verde sui tetti o sulle terrazze non svolge soltanto un ruolo estetico, ma anche funzionale in quanto protegge dagli sbalzi termici, dal rumore e utilizza l’acqua piovana che altrimenti andrebbe persa. Nella battaglia dell’uomo moderno contro l’inquinamento cittadino ed il risparmio energetico, una mano ci può venire dalla riscoperta di un mezzo naturale: il muschio, che può essere montato sia in orizzontale, che in verticale, in quanto si può trovare in vendita, attecchito su supporto geotessile, in bobine o falde, e richiede soltanto qualche irrigazione estiva.


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