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Il quartiere Salario: verde, servizi ed edilizia residenziale


Il Salario è un quartiere che nasce espandendosi lungo due direttrici principali: la via Salaria (nota nel mondo romano antico per il commercio del sale) e la via Nomentana.

Come altri quartieri romani, il Salario nasce intorno al 1911, ottenendo però il riconoscimento solo dieci anni dopo. In poco tempo, il Salario subì un ridimensionamento a causa della nascita del nuovo quartiere sorto proprio accanto (il Trieste).

Prima di allora il Salario (così come Pietralata) era stata un’aperta campagna utilizzata come tenuta di caccia da parte dei signori di Roma. Per questo, ancora oggi è possibile ammirare nella zona due splendide ville.

La prima è la Villa Albani, sorta nel periodo dove i cardinali e i papi erano i veri sovrani di Roma. Il nome deriva proprio dal nipote Clemente XI, il cardinal Albani e da lui la villa passò tra i vari eredi.

Oggi, purtroppo, Villa Albani racchiude segreti che non possono essere visitati: la scarsità dei fondi e l’abbandono hanno portato a chiudere la struttura con un filo spinato. Un bel rammarico per una meraviglia della Città Eterna che speriamo presto di ammirare!

Altra villa molto importante del Salario è Villa Patrizi, meglio nota oggi come il palazzo delle Ferrovie dello Stato e del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Con la nascita della Repubblica Italiana nel 1946, molti furono i palazzi occupati come sedi istituzionali.

Villa Patrizi ospita il Ministero dei Trasporti così come il Quirinale è sede della Presidenza della Repubblica. Come altri quartieri romani, anche il Salario offre diversi spunti alla storia.

Un esempio sono le catacombe di S. Felicita (nota anche come “Catacomba di Massimo”, dal nome del primo proprietario che edificò questa struttura): non nacquero nel periodo delle persecuzioni, anzi furono realizzate dopo il 313 (anno dell’editto di Costantino).

Il compito di queste tombe era di dare una sepoltura riservata ai propri morti e di mantenerne il ricordo: per noi, invece, è una fonte archeologica ricca di informazioni utili.

Infine, l’ultima chicca del Salario è il Museo MACRO, visitabile sia dai turisti che dai residenti.

Dal punto di vista abitativo, il quartiere rappresenta il luogo ideale come zona residenziale, grazie alla sua relativa tranquillità rispetto a quartieri più centrali di Roma.

Gli appartamenti tipici della zona sono piccole villette con giardino e parcheggio annesso per consentire di vivere una vita più semplice senza avere problemi di parcheggio. Cosa amate di più del Salario?


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