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Bonificare un tetto dall’amianto


Non vi è fabbricato che non abbia la sua brava quantità di amianto presente sotto forma di lastre di copertura, cassoni dell’acqua, comignoli o rivestimenti delle tubazioni di riscaldamento. E ovunque esso si trovi è un potenziale pericolo per la nostra e l’altrui salute.

L’esperienza ci insegna che oggi, un fabbricato su quattro, sottoposto a ristrutturazione, sceglie saggiamente di affrontare questa piccola spesa suppletiva e di depurarsi di quei materiali cancerogeni a base di amianto che giacciono nella proprietà. Così ha deciso anche il fabbricato preso in esame, il quale aveva l’intera copertura rivestita in lastre di cemento-amianto, tanto in voga fino agli anni ’60.

LA RIMOZONE
Benché bisognasse montare i ponteggi sui prospetti dello stabile, per operare in sicurezza nelle operazioni necessarie alla rimozione delle lastre di copertura, si è dovuto attuare una serie di particolari protezioni in corrispondenza del tetto, al fine di delimitare secondo la buona regola dell’arte, di volta in volta, le zone adibite all’intervento.

Le fasi di rimozione, effettuate sotto l’assiduo controllo dei tecnici ASL e dopo averne avuto, dalla suddetta, autorizzazione in seguito ad un apposito progetto presentato ed approvato, eseguite da nostro personale autorizzato ed opportunamente addestrato al fine di eliminare ogni fattore di rischio, hanno seguito gli schemi collaudati imposti dalla normativa che prevedono: il preventivo incapsulamento con idoneo materiale steso a spruzzo a bassa pressione; la rimozione delle lastre, avendo cura di non romperle, onde evitare la dispersione delle fibre cancerogene nell’atmosfera; l’imballaggio e la sigillatura delle stesse con idonei teli in plastica ed etichettatura denunciante il contenuto tossico; infine, il calo in basso a piano terra dei pacchi così confezionati e seguente trasporto a discarica autorizzata.

LA NUOVA COPERTURA
Il tetto così bonificato e scoperto è stato nuovamente rivestito con un moderno e più idoneo materiale di copertura, costituito da pannelli sandwich in lastre di alluminio pre-verniciato, che racchiudono in sé la duplice capacità di protezione dagli agenti atmosferici e di isolamento termico, lasciando pressoché intatto l’aspetto esteriore del fabbricato, così come appariva in origine. L’opera ha peraltro risolto i molteplici problemi di infiltrazione d’acqua di cui il vecchio tetto ammalorato era causa.


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